Conte in conferenza: “Il VAR non ha aiutato Mariani a San Siro! Marotta? Ha capito che sono intelligente, su Neres e Meret…”

14.53 – Termina adesso la conferenza stampa.

Si è parlato di Meret e l’episodio del gol col tiro di Calhanoglu. Come valuta l’apporto di Meret? “Mi dispiace quando fate domande specifiche e particolari, non cattive ma particolari. Meret è il nostro portiere titolare, dietro ha Elia Caprile che dà delle buone garanzie. Io sono soddisfatto di quello che sta facendo Alex, non possiamo andare ogni volta a trovare il pelo nell’uovo e creare situazioni di instabilità al nostro interno. Mi piacerebbe che Radio Kiss Kiss Napoli andasse a favore del Napoli e non creare una certa instabilità con una domanda del genere, non lo merita e non penso sia giusto”.

I piedi devono restare per terra? “Assolutamente! Deve esserci il sano timore di non deludere i nostri tifosi, quello che possiamo fare è lavorare come stiamo facendo. Abbiamo intrapreso questo percorso tutti insieme e vogliamo proseguirlo, il fatto che si sia creato un giusto entusiasmo non può che farmi piacere. I ragazzi sanno che lavoriamo ogni giorno per non deludere i nostri tifosi, il loro calore ed il loro entusiasmo. Si può perdere, ma i tifosi devono vedere che ce la mettiamo sempre tutta”.

Neres utile alla causa di un attacco che forse ha fatto qualche gol in meno? “David si sta impegnando e sta lavorando, sta facendo bene. Per noi è un’importante risorsa, lo è stato in passato e lo è nel presente. E’ un giocatore per cui stiamo cercando di creargli delle situazioni per esaltare le sue caratteristiche, ma sono molto contento di quello che ci sta dando. Ha sempre giocato, a volte con degli spezzoni, è un giocatore che ti può creare una situazione dal nulla, ed in più è un ragazzo molto positivo, sono molto contento del suo apporto”.

Come valuta Rrahmani e Buongiorno? “Alessandro, vista l’età, ha solo 24 anni, ha ampi margini di miglioramento. Da inizio anno ad ora sta migliorando tanti aspetti, è un ragazzo molto riflessivo, molto ricettivo, quando gli dici qualcosa è uno che subito assorbe. Ha la fortuna di avere al suo fianco Amir che è un robot, è un computer, mi ha sorpreso. Innanzitutto è un grande lavoratore, è un computer, appena gli dici una cosa immagazzina e te lo fa subito. Sono contento per loro, ho anche Rafa Marin che da inizio anno è cresciuto e sta lavorando tanto, Juan Jesus è un veterano e ci può sempre dare una mano. I difensori sono bravi se tutta la fase difensiva viene fatta tutta insieme”

Non vi siete sentiti lei e Ranieri? “Non faccio nessun torto, una telefonata a Claudio l’ho fatta per dargli il ben tornato, ma era il minimo. C’è questo rapporto di amicizia anche tra le mogli, lui è una persona a modo, di altri tempi, non puoi non volergli bene a Claudio. Gli auguro tutto il bene possibile tranne nelle due partite contro di noi”.

Ngonge è parso molto in crescita. Può trovare più spazio? “I calciatori sanno che io l’ultima cosa che faccio è guardare il volto quando faccio delle scelte, sta a loro dimostrarmi durante la settimana, quando c’è la partita, di mettermi in difficoltà. Cyril è un giocatore che come tutti gli altri, rispetto a questa estate, è cresciuto e sta crescendo. Ben venga, noi abbiamo bisogno di avere una sana competizione, alzi il livello di attenzione ed intensità durante l’allenamento, chi gioca sa che dietro c’è qualcuno che spinge”.

Dopo Inter-Napoli la reazione di Marotta che ha detto che lei ha sempre degli obietti quando parla, qual è il suo obiettivo? “Ringrazio il direttore, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni. Mi fa piacere che abbia capito alla fine che sono una persona intelligente, che faccio una buona comunicazione, non lo so… Gli obiettivi miei e quelli suoi si stridono, non sono comuni, sicuramente non saremo amici e compagni di viaggio ma avversari”.

Quanto è improntante Lobotka? “Nelle ultime cinque partite abbiamo vinto tre volte, poi una vittoria e una sconfitta, non è andata così male senza Lobotka, altrimenti sembra che sia stato un disastro e chi l’ha sostituto non l’ha fatto bene. Chi l’ha sostituto l’ha fatto molto bene, è tornato dalla nazionale e dovrò fare delle valutazioni, anche perchè Gilmour ci dà delle garanzie al 200%!”.

Come stanno Lukaku, McTominay e Olivera? “I primi due sono allenati, non c’è problema. Mathias si è allenato ieri, si è allenato oggi, valuteremo ogni cosa, anche chi è tornato con qualche acciacco. Ci sono anche 48 ore per smaltire eventualmente degli affaticamenti”.

Si è molto parlato delle sue parole sul VAR dopo Inter-Napoli. Qualcosa può cambiare sin da subito? “Non lo so. Io ho sollevato una discussione a livello costruttivo per costruire qualcosa di migliore rispetto al passato. Sicuramente oggi abbiamo anche dei mezzi che ci devono far riflettere. Dopo che il signor Mariani ha preso la decisione dell’episodio, pensavo che non ci fosse stato un contatto col VAR, invece è uscito fuori che il VAR si limita a dire ‘c’è contatto’, ma il calcio è uno sport di contatto. Se vogliamo parlare a livello costruttivo e non polemico, dobbiamo far sì che l’arbitro, in quel caso il signor Mariani, abbia un supporto migliore rispetto a quello di San Siro. Ci si limita a dire c’è contatto, ma di che tipo? Il contatto c’è sempre! Mi auguro che la prossima volta si utilizzi un po’ meglio e si dia un aiuto all’arbitro, lui prende la decisione in quel momento, abbiamo l’opportunità di avere la tecnologia dalla parte nostra, io penso che una cosa semplice… Se c’è un contatto, uno può anche dire ‘guarda c’è contatto, vieni a valutare se confermare o se togliere’. Non è che devi essere chiamato al VAR per cambiare la decisone, ma anche confermare o modificare. Mi dispiace per Mariani, aveva condotto bene la gara, oggi mi rendo conto che lui ha preso questa decisione però nessuno l’ha aiutato. Magari lo chiamavano e confermava il rigore, io l’avrei accettato, oggi non sapremo mai cosa avrebbe pensato Mariani se fosse stato richiamato al VAR. Mariani non è da censurare, lo è chi non ha dato a Mariani la possibilità di valutare. Io mi auguro che le mie parole abbiano fatto riflettere, per il bene non solo del Napoli, ma di Roma, Milan, Inter, Atalanta, tutte le squadre”.

Tra lei e Ranieri chi rischia di più? “Alla fine è una partita di calcio, non è che rischiamo la vita… Chi ne può uscire meno contento, al di là del rischio… Sicuramente mi fa piacere incontrare Claudio, c’è grande stima nei suoi confronti e c’è anche dell’amicizia. Sono contento per lui, pensavo tornasse in panchina a prendere la nazionale, ma sapevo benissimo che la finestra del cuore per Roma e Cagliari sarebbe rimasta aperta. La Roma non sta rendendo per il suo valore, mi auguro che tutto cominci a funzionare dopo la partita contro il Napoli”.

Lei è fiero di quanto realizzato? Se no, cosa servirà? “Sono passate 12 giornate, quindi ci sono tante squadre racchiuse in pochissimi punti. Stiamo facendo bene noi ma anche le altre, non c’è una squadra che si è staccata. C’è un po di stupore nel vedere alcune squadre lì in classifica”.

14.30 – E’ arrivato Conte, comincia la conferenza.

14.20 – Gentili lettori di SpazioNapoli, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Antonio Conte! L’allenatore parlerà in vista della prossima sfida contro la Roma.

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