Clamorosa rivelazione in merito al capitano azzurro Di Lorenzo: il tutto riguarda il cambio contro il Lecce alla fine del secondo tempo.
In casa Napoli tiene banco la vicenda Di Lorenzo, nelle scorse settimane il capitano ha chiesto la cessione tra l’incredulità dei tifosi. Alla base della decisione del laterale della Nazionale ci sarebbero sgraditi comportamenti della società nei suoi confronti: insomma, la ferita sembrerebbe davvero profonda.
In particolare, il terzino ex Empoli – secondo quanto battuto questa mattina da Il Mattino – avrebbe un sospetto in merito alla tanto discussa sostituzione contro il Lecce, dietro cui ci sarebbe la mano di Aurelio De Laurentiis, dal punto di vista del giocatore stesso.
Napoli, Di Lorenzo esposto ai fischi per volontà di ADL
Come riferito dal Mattino, Di Lorenzo sarebbe convinto di esser stato sostituito contro il Lecce – ultima gara del campionato – a cinque minuti dalla fine per volontà di ADL. Di seguito i dettagli della vicenda riportati dal quotidiano:
“Giuffredi ha voluto chiarire al tecnico leccese che Giovanni non è un ribelle, non è un traditore. Piuttosto, si sente colpito alle spalle. Ha fatto l’elenco delle ferite aperte: il silenzio del club dopo le insinuazioni di essersi tirato fuori dalla gara con la Fiorentina, dopo che era stato male una notte intera. E quella scelta di Calzona di sostituirlo all’80’ del match con il Lecce per farlo fischiare: nessuno toglie dalla testa del capitano che sia stato fatto apposta. E che sia stato De Laurentiis a volerlo. Un lungo “cahier de doleance”. E su tutto quell’indifferenza della società che lo ha considerato “cedibile” nonostante per dieci mesi sia stato l’unico a difendere le scelte del club dal resto dello spogliatoio in subbuglio, pieno zeppo di rivoltosi e di calciatori col mal di pancia”.
Questa la clamorosa rivelazione del quotidiano, che aggiunge ulteriori carne a cuocere in un caso davvero spinoso. Ciononostante, il Napoli ha espresso pubblicamente di non prendere in considerazione la cessione e Conte, insieme a Manna, sta provando a ricucire i rapporti tra società e calciatore.