In casa Napoli è polemica da parte dei tifosi circa le responsabilità che Alex Meret avrebbe sul gol subìto nel corso della sfida di domenica sera contro l’Inter.
Il giorno dopo Inter – Napoli, la piazza azzurra è molto attiva sul fronte delle polemiche. Si parte dallo sfogo di Antonio Conte nel post gara che, ai microfoni di DAZN, ha espresso tutta la sua rabbia per l’episodio del calcio di rigore concesso ai nerazzurri, poi fallito da Calhanoglu. Il centrocampista turco ex Milan è stato comunque protagonista anche grazie alla rete dell’1-1: una sassata dalla lunga distanza che ha colto di sorpresa Alex Meret, finito nel mirino delle critiche fin da subito da parte dei tifosi di fede azzurra.
Ma è effettivamente colpa dell’estremo difensore ex SPAL? Ad analizzare quanto accaduto è l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, secondo cui il portiere azzurro non sarebbe l’unico colpevole sul gol di Calhanoglu, che effettivamente era sì potente ma comunque centrale. Un tiro da oltre 100 km/h su cui sia Meret che un altro azzurro avrebbero potuto fare di meglio: il calciatore in questione è Billy Gilmour, che nel secondo tempo ha lasciato spazio al ritorno in campo di Stanislav Lobotka.
Inter Napoli, la Gazzetta sentenzia: “Sul gol di Calhanoglu colpe anche di Gilmour”
L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha analizzato nel dettaglio la rete dell’1-1 di Inter – Napoli, siglata dal centrocampista Hakan Calhanoglu, mettendo nel mirino anche Billy Gilmour.
Di seguito, quanto scritto dal quotidiano in questione a tal riguardo:
“(…) Un meteorite partito da 27,4 m che viaggia a 103 km/h. Si dividono le responsabilità Gilmour, che non ha accorciato sul turco, e Meret che non ha spinto come avrebbe potuto”.
Non solo Alex Meret: anche Billy Gilmour è finito nel mirino delle critiche. Il centrocampista scozzese è stato eletto addirittura il peggiore in campo degli azzurri, tant’è che il quotidiano gli ha attribuito un voto pari a 4,5 con il seguente giudizio:
“Altra prova incolore dopo l’Atalanta. Deve agire sulle zolle di Calha, ma non riesce a limitarlo. Sul gol gli lascia metri di spazio e paga pegno”.
Prova giudicata sufficiente, invece, per l’estremo difensore, che è stato comunque capace di sventare diversi pericoli nella zona dei suoi pali con alcune parate che sono risultate decisiva al fine del pareggio finale, che consente ad Antonio Conte e i suoi di godersi il primato in classifica ancora, e almeno, per due settimane.