Un solo imperativo: resistere alle offerte per consolidare il progetto

A Ginevra ci saranno le stelle azzurre, da Higuain ad Hamsik”. Così Aurelio De Laurentiis ha commentato l’ufficializzazione dell’amichevole tra Napoli e Barcellona in programma il 6 agosto a Ginevra. Una frase importante, parole che mettono quasi del tutto una pietra sull’ingarbugliato “caso Pipita”. 

Quasi perché nel calcio, fino all’ultimo secondo di calciomercato, dare sentenze definitive risulta impossibile e rischioso. Tuttavia, la conferma di Higuain dovrebbe essere una logica conseguenza del progetto tecnico messo in piedi dal presidente azzurro e da Rafa Benitez durante la scorsa estate. I gioielli in casa Napoli sono tanti e le voci di mercato fanno il giro del mondo in pochi secondi. A fine maggio era toccato a Callejon cambiare squadra ogni giorno, con le big della Premier League pronte a triplicare il prezzo pagato dal club partenopeo esattamente un anno fa. Adesso, a distanza di poche settimane, è arrivato il turno del numero 9 azzurro.

Smantellare nuovamente una squadra, privandola delle sue punte di diamante, sarebbe deleterio e Benitez, navigato uomo di calcio, lo sa bene. Il Napoli, dopo l’ottima stagione disputata, non ha bisogno di rifondazioni per poter competere in Italia ed in Europa, ma necessita di 4-5 elementi per compiere il definito salto di qualità.

L’imperativo dunque, dopo le famose cessioni di Lavezzi e Cavani, resta uno: comprare, ma senza vendere…

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