Caro Pepe, restiamo insieme per il sogno tricolore

I colpi di fulmine non esistono solo in amore, soprattutto in una città come Napoli e con una tifoseria come quella partenopea. Ed è proprio un colpo di fulmine quello scattato tra Pepe Reina e i tifosi azzurri fin dal primo giorno. La sua passione, le sue esultanze, la sua personalità, le sue grandi capacità tecniche lo hanno fatto eleggere ad uomo simbolo del Napoli targato Rafa Benitez.

In una stagione completamente rivoluzionaria iniziata con gli addii di Mazzarri, di Cavani e, durante il mercato di gennaio, di Paolo Cannavaro, serviva un uomo di carattere che potesse tenere unito uno spogliatoio formato da nuovi arrivi e da chi ha abbracciato il progetto Napoli da più tempo. Le sue doti caratteriali, una persona sempre allegra ed un vero showman, hanno fatto il resto. Non ha mai nascosto di manifestare come Napoli sia entrata nel suo cuore, perché Napoli è così o la ami o la odi non ci sono vie di mezzo. Le sue parate e i suoi rilanci hanno condizionato, in positivo, tante gare ed anche nei momenti di difficoltà, la gara contro l’Atalanta a Bergamo, non è stato mai messo in discussione da una piazza sempre esigente. Eccezionale anche nel ruolo di chioccia ad un giovane collega come Rafael, futuro numero uno azzurro ma ancora acerbo per il campionato italiano e per le competizioni continentali. Reina lo ha preso sotto la sua ala protettrice facendolo crescere sia come uomo che come portiere. E nel momento più duro per il portiere brasiliano in questa stagione ha saputo trovare parole di conforto. Tutto questo è Pepe Reina.

Sarebbe fondamentale ripartire la prossima stagione proprio confermando lo spagnolo come numero uno ma, al momento, il suo futuro sembra lontano da Napoli. Il prossimo 30 giugno scadrà il prestito che lo lega alla società partenopea, Liverpool lo aspetta ancora. Lo aspetta una società e un allenatore che, forse, non credono più in lui ma che hanno intenzione di guadagnare dalla sua cessione. Ma soprattutto lo aspetta un ingaggio importante, siamo intorno ai 4,5 milioni a stagione, un ingaggio che il Napoli non può permettersi di pagare per svariati motivi. Concetto ribadito proprio questa mattina da Rafa Benitez (leggi qui), suo mentore e suo primo ammiratore.

E allora caro Pepe, forse è arrivato il momento di dimostrare ancor più di prima quanto tu ti senta legato a questa città e a questi colori. Il presidente De Laurentiis ha sempre detto che i matrimoni si fanno in due e lui è pronto a salire sull’altare. Sei un professionista e nessuno potrebbe mai discutere se tu accettassi una società disposta a pagare per intero il tuo stipendio ma a noi piace essere ancora un popolo di sognatori. Ripartiamo insieme per arrivare a quella bella toppa tricolore che tutti noi desideriamo.

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