Polemiche in Roma-Milan, dubbi sull’espulsione di Celik: cosa decise lo stesso arbitro lo scorso anno

Marciniak designato per Roma-Milan si è reso protagonista di un rosso dubbio ai danni di Celik, lo scorso anno fece infuriare i tifosi del Napoli con una decisione che ancora oggi lascia a bocca aperta.

Nel corso del primo tempo del match di ritorno dei quarti di Europa League tra Roma e Milan, è stato espulso il giallorosso Celik per un intervento ai danni del numero 10 rossonero Rafael Leao. Il terzino turco ha abbandonato il campo dopo soli 31 minuti di gioco e la sua uscita è stata accompagnata dal disappunto totale dei tifosi giallorossi. L’arbitro non ha esitato a lasciare la Roma in dieci uomini, decisione che non dimostra coerenza con quanto accaduto un anno fa, in una partita di Champions League che ha visto scontrarsi il Napoli ed un’altra squadra italiana.

Napoli, Marciniak espelle Celik per un fallo su Leao, un anno fa chiuse un occhio sull’intervento del portoghese ai danni di Lozano

L’arbitro dei quarti di Champions League tra Napoli e Milan dello scorso anno è lo stesso che oggi sta arbitrando i quarti di Europa League tra Roma e Milan. La decisione odierna del polacco Marciniak fa discutere, se si ripensa a ciò che accadeva di questi tempi 365 giorni fa. Nel primo tempo di quel NapoliMilan si discusse molto di un calcio di rigore negato dovuto a un contatto tra Leao e Lozano nell’area del Milan. L’arbitro effettuò solo un breve silent check, al termine del quale decise di far proseguire il gioco con un calcio d’angolo. Secondo tutti gli addetti ai lavori, Leao prese prima il piede di Lozano e poi il pallone. Il portoghese sfiorò la palla e travolse il messicano, che se non fosse caduto a terra avrebbe continuato l’azione calciando o servendo un compagno. Per questo motivo si sarebbe dovuto assegnare il rigore.

Rafael Leão entra in maniera scomposta su Hirving Lozano, SpazioNapoli.it

L’episodio fece infuriare il pubblico partenopeo e anche Luciano Spalletti, che in conferenza stampa al termine della partita sottolineò il grave errore di Marciniak. Una svista che in epoca VAR nessuno si sarebbe aspettato di vedere. Napoli penalizzato, perché avrebbe potuto cambiare le sorti della partita e della qualificazione con quel penalty.

Un anno dopo, per molto meno, lo stesso arbitro decide di cambiare il corso di una partita così importante tra le due italiane con una nonchalance disarmante. Tutto ciò fa riflettere, quantomeno sulla preparazione di questi direttori di gara europei che vengono chiamati a dirigere partite di questo calibro.

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