La difesa riparte da Astori con un grande dubbio. Dopo la Roma può arrivare il riscatto?

Astori è ad un passo da diventare il nuovo difensore titolare del Napoli. Non è un caso che l’accelerazione sia arrivata proprio in prossimità del ritiro di Dimaro. Sarri vuole iniziare a lavorare con quanti più giocatori possibili per ottimizzare il lavoro in vista di settembre.

Un anno fa l’acquisto di Astori sarebbe stato acclamato con il favore generale di tutti. Al Cagliari, infatti, il ragazzo si è imposto come uno dei migliori prospetti per il reparto arretrato e si è guadagnato anche la nazionale italiana, partecipando alla Confederetions Cup del 2013. Poi, dodici mesi fa, se lo sono conteso Juventus, Roma, Lazio e Napoli. Lui scelse i giallorossi, speranzoso di affermarsi finalmente ad alti livelli.

La stagione con la formazione di Garcia è stata molto deludente, anche a causa di infortuni muscolari e al ginocchio che lo tengono a lungo lontano dai campi. A maggio ha messo comunque insieme 24 presenze, ma a mancare è stata la continuità, tanto che Yanga Mbiwa gli soffiato il posto di titolare.

Il Napoli ora investe molto su questo ragazzo che, bisogna ricordarlo, è un classe ’87. Quello che ci si chiede è se all’età di 28 anni sia possibile un vero e proprio salto di qualità. Ma soprattutto, la domanda è: quale versione di Astori arriverà da Sarri? Quella solida e forte di Cagliari o quella debole e discontinua di Roma? Dalla risposta a questo quesito arriveranno molti responsi della prossima stagione perché se c’è un reparto che va migliorato per gli azzurri è la difesa.

Astori, qualora arrivasse, avrebbe un compito non indifferente. Far coppia con uno tra Koulibaly e Albiol per ridare vigore ad una difesa troppo umiliata negli ultimi mesi. 

@GennaroSgambati

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