Quando meno te l’aspetti, il colpo di scena: a Castel Volturno il positivo incontro ADL-Rafa. In attesa del terzo atto…

Preventivato, rinviato ma alla fine avvenuto. C’è stato il tanto atteso faccia a faccia a tra Aurelio De Laurentiis e Rafa Benitez. Nella tarda serata di ieri, i due hanno avuto un colloquio durato all’incirca una quarantina di minuti nel centro sportivo di Castel Volturno, dov’era riunita anche la squadra alla vigilia del match contro il Milan.

Un incontro che non sarebbe dovuto avvenire. ADL, infatti, ha raggiunto a sorpresa il ritiro azzurro nel tardo pomeriggio, intorno alle 19, quando tutti ormai davano per scontato che il summit fosse saltato. Ed invece, proprio quando meno te l’aspetti, così come nel più classico climax cinematografico, la svolta. Già, perché di vera svolta si può parlare. Un segnale forte di disgelo.

Le due parti non si confrontavano dalla fatal notte del San Paolo dell’8 aprile, data dell’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio e culmine della rabbia presidenziale sfociata nell’imposizione del ritiro. Da lì la ripresa azzurra, l’impresa in terra tedesca contro il Wolfsburg, la conquista della semifinale europea dopo 26 anni e il buon filotto in campionato. Gol, vittorie, sorrisi ritrovati che hanno spinto il presidente all’intervento fiume di mercoledì alla radio ufficiale. Braccia aperte, più che parole, quelle di De Laurentiis, nel primo atto di riavvicinamento, con la patata bollente, di fatto, passata nelle mani di Rafa. Chissà, magari con un occhio sempre a Liverpool, nei cieli sopra Anfield per la precisione, dove alcuni tifosi dei Reds hanno fatto volare un aereo con una scritta che non ha bisogno di interpretazioni: “Rodgers out, Rafa in”. Lo spagnolo, comunque, appare più propenso di qualche tempo fa ad ascoltare la proposta della controparte.

La figuraccia di Empoli non ha interrotto questa trama, con ADL che ha compiuto un ulteriore passo verso quell’allenatore che “se dovesse restare, mi renderebbe l’uomo più felice del mondo”, parole sue.

I punti di discussione sul tavolo bilaterale, andato in scena ieri, restano gli stessi: deciso ampliamento e adeguamento delle strutture societarie e dei mezzi a disposizione dei tesserati, sviluppo del settore giovanile, discorso legato allo stadio e alla costruzione di nuovi campi d’allenamento all’avanguardia, rassicurazioni sul mercato con il conseguente rafforzamento mirato della rosa.

Le sensazioni emerse da questo secondo atto sono positive, una vera e propria prova di rinnovo, confermata anche dalla decisione di fissare un nuovo incontro per la prossima settimana, questa volta in presenza del manager dello spagnolo, Manuel Garcia Quillon.

Napoli e Benitez vicini, dunque, come ormai non accadeva da mesi. “Uno o cinque anni, a me va bene”, aveva affermato De Laurentiis in settimana. L’aspetto più rilevante affiorato quest’oggi è proprio la possibilità di un lungo contratto, testimonianza di una volontà di progettualità a lungo termine, di legare a doppio filo la crescita del Napoli alla sapiente figura di Benitez.

Considerazioni, umori, speranze ma ancora dubbi, seppur un filo meno incombenti. In attesa del terzo atto

Antonio Allard (Twitter: @antonioallard1)

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