Rossi o Jo-Jo a Napoli? Occhio Aurelio, non tutto ciò che luccica è oro…

“Morto un Papa se ne fa un altro” o, se preferite, “chiodo scaccia chiodo”: espresso tramite due popolari detti, questo è l’assillo attuale di moltissimi tifosi del Napoli (quasi) orfani di Ezequiel Lavezzi che vorrebbero ammirare già dal prossimo settembre al San Paolo un pezzo da 90 che non faccia rimpiangere l’argentino. Ad Aurelio De Laurentiis piacerebbe sicuramente puntare su uno dei suoi pupilli storici: da almeno un paio d’anni infatti il patron partenopeo è letteralmente stregato da due giovani attaccanti, ovvero Giuseppe Rossi e Stevan Jovetic.

UN AMERICANO A NAPOLI- Pepito è l’affare del momento che sta fiutando chi è disposto a pazientare. Il cartellino della seconda punta italo-americana infatti è scontato del 50% per due gravi motivi: il primo è che in pochi mesi l’ex giocatore di Manchester Utd e Parma ha subito due gravissimi infortuni allo stesso ginocchio e il suo completo recupero è previsto per marzo del prossimo anno. Il secondo è che la sua squadra, il Villarreal, è retrocessa e il presidente Fernando Roig è costretto a mettere sul mercato a prezzo di favore l’argenteria di famiglia. Per portare Rossi all’ombra del Vesuvio ci vorrebbero tra i 10 e i 12 milioni (pensate che l’anno scorso la società valenciana rifiutò un’offerta della Juventus di 25 milioni!) e il Napoli ci starebbe seriamente pensando.

JO-JO MANIA-  “Stevan Jovetic, insieme a Pato, è l’attaccante più forte della sua generazione”, parole e musica di Salvatore Bagni (uno che di giovani giocatori davvero se ne intende). Non ci sono dubbi di sorta sul numero 8 della Fiorentina perché il fantasista slavo ha davvero tutto per incantare: potenza, velocità, tecnica innata e un gran fiuto della rete. La società gigliata vorrebbe trattenerlo, ma davanti a 25 milioni d’euro i fratelli Della Valle potrebbero seriamente vacillare e De Laurentiis sarebbe pronto ad inserirsi in un’eventuale trattativa. Anche se diversissimo dal Pocho, il montenegrino sarebbe probabilmente il suo più degno erede e un trio formato da Hamsik, Cavani e lo stesso Jovetic farebbe sicuramente stropicciare gli occhi al popolo azzurro.

EDU E “IL MAGNIFICO”?-  Sembra una barzelletta: c’era un americano, un montenegrino, un cileno e un napoletano…(non calcolando neanche il macedone, lo slovacco e l’uruguaiano). Senza dubbio qualcuno sarebbe di troppo. Portare uno tra Rossi e Jovetic a Napoli purtroppo comporterebbe due problemi, uno di sovrabbondanza e un altro etico: ovvero, dove va a finire il tanto decantato “progetto giovani” se poi si rinuncia volutamente ad Edu Vargas e Lorenzo Insigne?

De Laurentiis, Bigon e Mazzarri si trovano di fronte ad una scelta molto delicata e rischiosa: costruire subito una squadra ambiziosa nella quale Vargas e Insigne dovrebbero adeguarsi, ritagliandosi un loro spazio ed essendo disposti ad accettare anche la panchina (come gli toccherebbe fare in qualsiasi altro top-club)? Oppure sono i dirigenti partenopei che devono avere il coraggio di non farsi ingolosire dal mercato puntando tutto sui due giovani talenti azzurri (assicurandosi magari un “paracadute” affidabile come Goran Pandev e spendendo il tesoretto-Lavezzi per potenziare difesa e centrocampo)? Il rompicapo è davvero complicato e anche la scelta più popolare, quella di investire su un grande nome per l’attacco, potrebbe alla lunga rivelarsi sbagliata.

Marco Soffitto

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