Napoli, dalla rosa troppo corta alle riserve di lusso

Il 2012 è iniziato con il botto per il Napoli di Mazzarri: due tabù sfatati (vittoria in casa del Palermo dopo 43 anni e successo in trasferta nella prima gara del nuovo anno) e tre punti conquistati, fondamentali per continuare la rincorsa alle posizioni di vertice. Tra le note positive viste nell’ultimo mese del 2011 e nella prima partita del 2012 c’è da sottolineare la forza della rosa a disposizione del tecnico azzurro. In questo caso, la rosa non viene intesa come gli undici titolari che spesso scendono in campo ma vengono incluse anche le riserve che, è giusto dirlo, troppe volte sono state accusate di non essere all’altezza della società partenopea.

Partendo dalla difesa, Aronica ha disputato fino ad ora una stagione eccezionale, non facendo affatto rimpiangere il nuovo arrivato Britos. Adesso che il roccioso difensore uruguayano è tornato ad allenarsi ed è pronto per giocare, considerando anche le buone qualità (anche se acerbe) messe in mostra dall’altro nuovo acquisto Fernandez, il pacchetto arretrato può dirsi di livello. Manca forse un vice Campagnaro, ma Grava ha spesso dimostrato nella passata stagione di essere sempre utile alla causa ed a Fideleff va dato il tempo di ambientarsi con maggiore calma.

Passando per il centrocampo, non possiamo non notare la grande evoluzione avuta da Walter Gargano: dopo un anno più che negativo, la concorrenza di Dzemaili si è fatta sentire ed il folletto uruguayano non ha fatto altro che trarne giovamento, allenandosi al massimo e mostrando in campo di poter essere il titolare di questa squadra ed affiancare Inler, l’acquisto più costoso del mercato estivo azzurro. Proprio Inler, centrocampista ex Udinese, ha pian piano trovato posizione nello schema di Mazzarri e, soprattutto nelle ultime gare, sta dimostrando di essere stato un investimento più che  riuscito. Sempre nella zona nevralgica del campo, Donadel non è giudicabile per il brutto infortunio avuto mentre Dzemaili, dopo un inizio stentato, sta ultimamente dimostrando quanto vale (due goal segnati contro Lecce e Novara nel mese di dicembre e tanta quantità e spirito di sacrificio). Sugli esterni Maggio, Dossena e Zuniga sono una garanzia mentre Santana, sebbene abbia grandi qualità, non è riuscito a metterle in mostra. Candreva per sostituire l’argentino ed un centrale al posto di Donadel (anche se, in condizioni fisiche buone, anche l’ex Fiorentina sarebbe una valida alternativa) completerebbe al cento per cento il reparto.

Finendo con l’attacco, il tridente Hamsik-Lavezzi-Cavani ha ora in Pandev e Vargas due alternative di lusso: il macedone ha fatto vedere che, con una condizione fisica accettabile, sa essere il campione ammirato nell’Inter di Mourinho (suo estimatore) mentre Vargas è un talento da far crescere. Manca forse un vice Cavani, ma Pandev ha dimostrato contro la Juve di poter essere impiegato come prima punta e Lucarelli, nonostante l’età, è comunque per caratteristiche fisiche una soluzione per poter modificare lo schema di gioco di Mazzarri a partita in corso. Il calciomercato può sempre migliorare qualsiasi squadra, ma quello che ci sentiamo di dire è: altro che rosa troppo corta…

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