Napoli e Fiorentina: dall’inferno al paradiso, la storia delle due società

E’ un pre-partita emozionante quello di oggi, non solo per il risultato o per la difficoltà dell’incontro di stasera, ma per quello che rappresentano le due squadre che alle 20:45 si sfideranno al San Paolo. Squadre diverse, tatticamente e per scelte presidenziali, eppure legate entrambe da un grandissimo passato fatto di entusiasmanti vittorie, di cadute e di fallimenti. Due società blasonate che rivogliono il posto che gli spetta nel campionato italiano in primis, e nel mondo del calcio in generale.

LA NASCITA E I MOMENTI D’ORO- E’ lo stesso anno, il 1926, che le vede nascere. L’ACF Fiorentina, fondata il 26 Agosto 1926 dal marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e l’Associazione Calcio Napoli, fondata il 1 Agosto 1926 dall’industriale napoletano Giorgio Ascarelli. Le vittorie della squadra viola nei suoi anni d’oro, gli anni sessanta, sono innumerevoli: per due volte campione d’Italia, nel 1955-56 e nel 1968-69, vince sei Coppe Italia e una Supercoppa Italiana negli stessi anni ed è la prima squadra in Italia ad arrivare in finale nella più grande competizione continentale: la Coppa delle Coppe. Simile la storia azzurra, seppur in anni diversi: 2 scudetti (1986-87 e 1989-90), 3 Coppe Italia (1961-62, 1975-76 e 1986-87), una Supercoppa Italiana (1990) e una Coppa UEFA (1988-89), oltre ad una Coppa delle Alpi (1966) e una Coppa di Lega Italo-Inglese (1976). Tutte vittorie che hanno portato il Napoli ad essere la squadra del Meridione più titolata a livello nazionale ed internazionale.

IL FALLIMENTO- Incredibile come, oltre i titoli, anche i fallimenti accomunino le due realtà calcistiche: La Fiorentina prima con la presidenza dei Pontello e poi di Vittorio Cecchi Gori,a parte piccoli squarci di luce con delle vittorie e dei momenti positivi, cadde  nel fallimento più nero tra gli anni ’80 e ‘90. Neppure la vendita dei giocatori considerati “incedibili” tra cui Batistuta , Toldo e Rui Costa potè impedire la retrocessione e l’impossibilità di pagare i giocatori, fece sì che si dichiarasse fallita a tutti gli effetti. La storia del Napoli non ebbe sorte migliore seppur l’era Ferlaino ancora oggi rimane un ricordo memorabile nel cuore dei tifosi per il nome che fece la storia del calcio alla fine degli anni 80: Diego Armando Maradona. E proprio con l’addio di Maradona, la vendita forzata di alcuni dei più grandi giocatori di sempre tra cui Ferrara,Fonseca, Zola e Cannavaro, la situazione della società partenopea precipitò di colpo fino alla retrocessione in B nel ’98 dopo ben trentatre anni. Un piccolo momento positivo si ebbe nel 2000 con un ritorno in Serie A, ma nemmeno la presidenza di  Corbelli prima e Salvatore Naldi poi,riuscirono a salvare la squadra dal fallimento che avvenne ufficialmente nel 2004.

LA RINASCITA-La rinascita dei viola avviene il 1 Agosto 2002  con la fondazione della  Fiorentina 1926 Florentia da Leonardo Domenici, e l’acquisto di Diego Della Valle che la rinomina Florentia Viola. Da lì la volata verso il successo, una rimonta che vede ritornare finalmente ai vertici del calcio, nel 2003-2004 la squadra allenata da Cesare Prandelli prima e Sinisa Mihajlovic poi, con la partecipazione alle competizioni europee e il ritrovamento di quel prestigio mai perso che ancora oggi ne fa una delle squadre italiane più importanti della Serie A. A render il Napoli ugualmente prestigiosa ci ha pensato Aurelio De Laurentiis, che rilevò la società dal fallimento, dando il via alla scalata verso il successo che noi tutti conosciamo bene. Prima con Reja, poi con la breve parentesi di Roberto Donadoni, ad oggi il Napoli di Walter Mazzarri ha ripreso il suo posto nel calcio moderno con il ritorno dopo ben 21 anni in Champions League e il piazzamento ai vertici della classifica di serie A.

Non rimane quindi che gustarci questo match, che ha il sapore non solo di spettacolo puro, ma anche di storia, di ricordi e soprattutto di passione vera per il calcio da quasi cento anni.

 

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