Robot Cavani: come essere al top senza mai fermarsi

E’ da un paio di anni che non si prende una pausa come si deve. Eppure Edinson Cavani non accusa la minima flessione fisica e psicologica. Quarto posto ai Mondiali 2010; vice-capocannoniere nel campionato di Serie A; la conquista della Coppa America nel 2011: con dei risultati così chiunque propenderebbe al rilassamento. Non Cavani il marziano.

Ferragosto di lavoro intenso per lui e per Lavezzi con sedute doppie e allenamenti mattutini massacranti. Se il Pocho su Twitter non nasconde la sua sofferenza, dall’altro lato c’è il Matador bionico, colui che ha lasciato a bocca aperta tutto lo staff medico del Napoli.  Sforzi eccellenti e fuori dalla norma, il fuso orario e la distorsione al ginocchio non hanno influito minimamente sulla costanza di un giocatore atteso alla stagione della definitiva consacrazione. E il primo passo potrebbe esserci il 22 agosto quando, anche se part-time, Cavani calcherà il prato di quella che è la squadra più forte del mondo. Profumo di Europa, e tanta fame di successi.

Giorgio Longobardi

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