Le prestazioni di Cannavaro e l’ostinazione di Prandelli

Il Napoli e Paolo Cannavaro festeggiano cinque anni insieme. Nel corso dei primi tre il capitano ha fornito prestazioni molto altalenanti e, di conseguenza, il suo rapporto con la tifoseria non è mai stato idilliaco. Partenope sa essere parecchio severa con i suoi figli: l’ultima vittima di questo rapporto viscerale tra i giocatori partenopei del Napoli e il popolo azzurro è stato Fabio Quagliarella.

Con l’arrivo di Walter Mazzarri, invece, Paolo rifiorisce: riprende coscienza dei propri mezzi, comincia a caricarsi la difesa sulle spalle e soprattutto si trasforma da bersaglio a idolo del San Paolo. In questo momento  è sicuramente uno dei centrali difensivi più affidabili d’Italia. La domanda che allora sorge spontanea è: perchè Prandelli proprio non lo vede?

Anche Christian Panucci, intervistato da Il Mattino, non comprende l’ostracismo del coach di Orzinuovi verso il capitano del Napoli: “ Non dare una chance a Paolo Cannavaro dopo una stagione del genere è davvero una cosa che non riesco a spiegarmi. Non credo comunque che stia poco simpatico a Prandelli. Penso solo che questo ct  stia seguendo un suo percorso per individuare gli otto difensori su cui puntare. Ma deve pensare anche a Paolo: è cresciuto in maniera vertiginosa in questi ultimi anni e merita la convocazione”.

Fa bene Prandelli a puntare sulle nuove leve Ranocchia e Bonucci, è nota la sua bravura nel far crescere i giovani. Ma Cannavaro ha ventinove anni e può dare molto per le sue evidenti capacità, ma anche per entusiasmo ed esperienza.

Paolo stai tranquillo, prima o poi se ne renderà conto…

 

Marco Soffitto

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