Jorginho-Nazionale, Cds: “Ventura in questo modo non vuole precludersi alcuna possibilità tattica”

Finalmente è arrivata l’ora di Jorginho. Il centrocampista italo-brasiliano ieri è stato convocato dal ct Ventura in vista del doppio confronto con la Svezia, per accedere ai prossimi Mondiali 2018. Dopo un lungo batti e ribatti tra Ventura e Jorginho per le mancate precedenti convocazioni, è arrivata finalmente la chiamata in azzurro. Che sia un modo per strapparlo al Brasile? Oppure è semplicemente arrivato il suo momento e Ventura sa che non può sbagliare proprio ora?

L’analisi dell’edizione odierna del Corriere dello Sport:

Tite e Edu Gaspar, ct e dt del Brasile hanno parlato a telefono col giocatore, a sua volta a colloquio con Oriali, per arrivare poi a una decisione ponderata. Quando tutto sembrava spingere Jorginho verso il Brasile, ecco la mossa di Ventura.

LA MOSSA. Una mossa dai molti significati. Il primo, strettamente tecnico-tattico è evidente: Ventura, davanti alla partita più importante della sua fresca avventura azzurra, non vuole precludersi alcuna possibilità di scelta, anche a partita in corso (un dettaglio: stavolta la lista non presentava i centrocampisti divisi dagli esterni). Non solo: in virtù del risultato di Solna, magari si tratterà di pensare un’Italia diversa per il ritorno al Meazza. Con gli uomini che ha a disposizione e per quello che ha provato fin qui il ct, si possono ipotizzare almeno tre Italie possibili. Il 4-2-4, a nostro avviso, resta ancora l’opzione numero uno, anche in funzione anti svedese, ma non è questo il momento di chiusure ideologiche. Così per far posto a un centrocampista come il napoletano, il ct ha lasciato a casa uno dei suoi ragazzi stimatissimi, Pellegrini. <<Jorginho  è uno dei migliori interpreti del ruolo. Noi però non prevediamo il centromediano: dovesse accadere, lui sarà di certo preso in considerazione>>, ebbe a dire il ct la scorsa estate in risposta a un’intervista polemica del giocatore nei suoi confronti, davanti alle mancate chiamate: <<Certe scelte io non le capisco>>. Ecco che il quadro, adesso si ricompone. Resta da capire quale sarà la reazione di Jorginho. Perché bisogna aggiungere che non può non esserci anche un aspetto “politico” in questa vicenda. La breve e intensa vigilia di Svezia-Italia doveva essere bonificata da potenziali polemiche “esterne”. Due potevano essere le mine vaganti: Balotelli e Jorginho. Il primo è stato rimosso subito, risultando neppure preconvocato; il secondo è stato addirittura arruolato“.

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