Alla ricerca di un Napoli perfetto, ecco i cinque segreti per battere la Sampdoria

Mancano ormai poco più di ventiquattro ore a Sampdoria-Napoli, saltando a piè pari la solita inusuale domenica senza la squadra di Benitez. Il match di domani al “Ferraris” è di fondamentale importanza per i partenopei, che non devono più perdere punti importanti cercando di riavvicinarsi così al duo Juventus e Roma e soprattutto per dare una continuità di risultati che vada oltre sterili pareggi e prestazioni poco convincenti, ancor più contro dirette avversarie per l’Europa. Servirà un Napoli alquanto perfetto per superare Romero e compagni, non solo squadra compatta ed in un ottimo momento di forma e morale, che fa poi di Marassi un vero e proprio bunker. Per far sì che si conquisti in quel di Genova l’intera posta in palio, sono cinque gli elementi che il Napoli dovrà ritrovare e rispettare.

LA COMPATTEZZA. E’ questo uno dei punti di forza degli azzurri che però spesso in campo non si è palesato. A causa di tante defezioni e di ruoli spesso adattati, è venuto a mancare con costanza il collante tra reparti, che apparivano slegati e senza idee. E’ proprio questo il caso dell’ultima uscita del Napoli in Europa League contro lo Sparta Praga: con Jorginho vice Hamsik ed il capitano slovacco sull’out mancino al posto di Insigne, il Napoli ha perso gran parte del suo smalto ritrovandosi in difficoltà fino al ristabilirsi degli equilibri, auto penalizzandosi sia tatticamente che fattivamente. Un errore quindi, che non dovrà più essere commesso: ogni reparto dovrà aiutarsi a vicenda, con i difensori che devono accompagnare la manovra offensiva e gli attaccanti che dovranno dare man forte al momento del bisogno.

IL CINISMO. Altra pecca del Napoli, è spesso e volentieri la mancanza di cinismo. Si è vista a tratti abbondanti contro Fiorentina, Roma e Verona, sparendo quasi completamente al cospetto di Sparta Praga, Atalanta e Cagliari. Sfruttare al meglio ogni occasione per risultare così più pericolosi egli avversari dovrà essere necessario in un Marassi vero e proprio bunker, fortino dei blucerchiati. Lucidità e spirito di sacrificio fino alla fine, con precisione sia in fase di finalizzazione che in ogni reparto.

LA BRILLANTEZZA. Altra pecca di Inler e compagni è stata proprio la brillantezza. Nelle ultime due uscite contro Cagliari e Sparta Praga dopo la sosta per le Nazionali, i partenopei sono apparsi poco lucidi e sottotono. Serve ritrovare il giusto smalto per mettere in difficoltà i padroni di casa, correre più di loro e mettere in luce i propri punti di forza, le ripartenze, le fasce e le folate dei campioni.

MASSIMA ATTENZIONE. La gara al “San Paolo” contro il Cagliari è stata la sagra degli errori. Grossolani, vistosi e davvero ingenui, che hanno permesso i sardi di rimontare tre volte, strappando un punto alquanto rocambolesco. Serve quindi massima attenzione in ogni reparto del campo, in tutte le pedine per dare il massimo ma soprattutto non vanificare tutto con un errore, giocando semplice e senza troppi leziosismi. Una lezione che in particolar modo Koulibaly ed Henrique avranno sicuramente imparato e si spera che porti i frutti sperati sin da subito.

RITMO E CONTINUITA’. Infine, il Napoli dovrà giocare semplicemente da Napoli: ritmo e pressing per trovare continuità sia in campo che in campionato. Dopo due pareggi, è arrivato il momento di tornare alla vittoria, cercare di sfruttare i passi falsi della avversarie blindando il terzo posto in questo scontro diretto e perché no, cercare di avvicinarsi al contempo anche alle prime due posizioni. La stagione è ancora lunga ma non c’è tempo da perdere. Anzi, non ci sono più punti da perdere.

Alessia Bartiromo
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