Roma- Napoli: “La fine per un nuovo inizio”

Roma-napoliRoma- Napoli. Ultima partita. Ultima sconfitta stagionale.

Il Napoli capitola a Roma. Si lascia travolgere dalla grinta dei giallorossi, esplosa con forza soprattutto nel secondo tempo e alimentata probabilmente anche dalla voglia,decisamente tardiva, dei giocatori, di rivalsa agli occhi dei tifosi, che quest’ anno hanno assistito ad un lento e doloroso logoramento di una squadra poco continua nei risultati e poco cinica. E così concludono in bellezza, con una vittoria meritata contro la seconda in classifica, una stagione deludente e amara. Il Napoli invece non è riuscito ad imporsi, a costruire il suo gioco, subendo  tanto senza reagire. Ci sono state diverse occasioni da goal (comunque meno del solito!), una delle tante  ha trovato una felice conclusione in rete con Cavani, ma è mancato l’armonia e la dinamicità di gioco tipica del Napoli. I reparti comunicavano poco tra loro, molti passaggi sciupati ingenuamente e una matematicità tattica che ha lasciato desiderare. Ovviamente una partita storta non compromette lo straordinario percorso  nè i meritati e sudati traguardi raggiunti dagli azzurri, ma forse ci si aspettava una chiusura di stagione pirotecnica, fino alla fine.

Roma- Napoli. Ultima partita. Ultima domenica di calcio.

Arrivederci calcio. E si conclude anche un’altra stagione, un altro campionato in parte sorprendente e in parte scontato, per i soliti favoritismi o arbitraggi pregiudiziosi e condizionanti. Un anno pieno di emozioni in cui alcune grandi hanno tentennato e le piccole hanno sbalordito. Così le domeniche tachicardiche lasceranno il posto a pomeriggi pigri, trascorsi al mare con gli amici. I pranzi domenicali non saranno più frettolosi e indigesti, a causa di una frenetica celerità dettata dalla necessità di posizionarsi nel breve tempo possibile davanti allo schermo, soprattutto nello stesso posto, perchè la scaramanzia non è mai troppa.

Roma- Napoli. Ultima partita. Ultima partita da mediocri.

Il Napoli ha dimostrato in quest’ anno calcistico, di poter fare la differenza. Di essere una squadra ormai matura, pronta a grandi traguardi. Un gruppo rinato, che ha trovato il cinismo e la costanza, sia singolarmente che nel complessivo. Momenti di offuscamento ci sono stati, dovuti soprattutto più ad un calo fisiologico che psicologico. Ma il Napoli c’è. Ha conquistato la Champions e un secondo posto che hanno galvanizzato le speranze dei tifosi, che non hanno mai smesso di sostenere la squadra e di credere nelle potenzialità di un gruppo che ha vinto non solo di piedi, ma soprattutto di cuore.

Roma- Napoli. Ultima partita. Ultima partita di Mazzarri.

All’amarezza di una sconfitta, si è aggiunta l’amarezza di una addio. Quello di Mazzarri, che pubblicamente ha salutato la sua Napoli. Il suo percorso in azzurro finisce qui. Dopo quattro anni di critiche ed encomi, ha deciso che era giusto dare una svolta alla sua carriera, cercando nuovi stimili e nuove sfide, lontane dalla città del Vesuvio. Lascia a Napoli, una squadra rinvigorita nello spirito e nel fisico. In quanto è riuscito a trasformare piccoli anatroccoli in meravigliosi cigni. E’ riuscito ad estrapolare da ognuno dei suoi giocatori il meglio che avessero da offrire, che palesato sul terreno da gioco, ha suggellato una crescita esponenziale, dalla quale ci si potrà aspettare solo di meglio. Grazie mister.

Roma- Napoli. Ultima partita di un ciclo glorioso e presupposto di un inizio nuovo, ma di un continuo da campioni.

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Alina De Stefano.

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