Due giorni fa l’annuncio che ha spiazzato, ancora una volta, tutto il mondo Napoli, ma non solo. Il patron azzurro pronto a muoversi in prima linea per la realizzazione di qualcosa di grande.
Il Napoli per crescere non ha bisogno solo di grandi nomi e grandi campione del mondo calcio. Per crescere c’è bisogno anche di una struttura in grado di accogliere nel miglior modo possibile tutti questi fenomeni dello sport più amato di sempre.
Il presidente De Laurentiis sono anni che ha questa visione “futuristica” con l’intento di far nascere e portare avanti un progetto che permetta al Napoli di progredire negli anni, partendo anche dai più giovani. Quel “sono un visionario” che ora i tifosi azzurri iniziano a prendere sotto un altro punto di vista.
Il presidente De Laurentiis scende in campo: visitati personalmente i terreni
Sono ormai 48 ore che non si parla d’altro. L’annuncio un po’ a caso nel giorno più caldo del calciomercato, ha lasciato ancora una volta tutti senza parole. Ma il patron non ha solo fatto annunci ed è passato direttamente ai fatti.
Dalle notizie trapelate, il patron partenopeo avrebbe scelto Succivo (provincia di Caserta), come luogo per la costruzione del nuovo centro sportivo del Napoli. E il tutto è stato confermato anche dall’edizione odierna de Il Mattino, in cui sono emersi nuovi dettagli.

De Laurentiis, avrebbe scelto un terreno di circa 240mila ettari nella zona di Teverolaccio, in cui costruire un impianto completamente nuovo in grado di accogliere e formare i campioni del presente e del futuro.
Il presidente sono sei mesi che porta avanti questo progetto, consapevole che ormai l’avventura con Castel Volturno, si può considerare chiusa, vista anche la scadenza del contratto di collaborazione il prossimo giugno.
Il patron sceglie il terreno: costi e tempi per la realizzazione
Come detto in precedenza, sarebbe stata scelta la zona di Teverolaccio, una zona di proprietà privata acquistabile per una cifra poco inferiore ai 3 milioni di euro. Naturalmente De Laurentiis ha già avuto, preventivamente, l’ok di tutte le parti coinvolte per l’eventuale riqualificazione dell’area.
L’obiettivo, appunto, è crescere partendo dalle giovanili. Quei settori un po’ messi in panchina negli anni da De Laurentiis, ma che ora vede sotto un altro punto di vista. La realizzazione di un impiatto capace di ospitare la partite interne della Primavera con possibilità di accogliere circa 500-1000 tifosi.

Il tutto accompagnato da uffici completamenti nuovi, oltre che la realizzazione di una decina di campi di ogni dimensione e qualità. Per fare ciò, c’è bisogno di un investimento di almeno 50-70 milioni.
Le tempistiche invece sono ancora un punto interrogativo: qualora si dovesse andare spediti, entro fino 2025, massimo inizio 2026, si potrebbe verificare l’acquisto dei fondi necessari per la costruzione. Una volta avuti, poi spetterà al presidente poggiare la “prima pietra” per costruire qualcosa di grande.





