Walter Mazzarri è ritornato a parlare della sua seconda avventura nel Napoli, svelando qual è stato il vero problema della squadra nella scorsa stagione
Nel corso di un intervento al portale “Coaches Voice”, Walter Mazzarri si è voluto soffermare sulla sua seconda esperienza sulla panchina del Napoli durante lo scorso anno. Il tecnico toscano venne chiamato dopo l’esonero di Rudi Garcia per provare a raddrizzare la stagione maledetta del post scudetto, ma il suo percorso sulla panchina azzurra durò molto poco.
Anche Mazzarri venne esonerato, lasciando spazio a Calzona. L’attuale CT della Slovacchia riuscì solamente a fare da traghettatore. La squadra aveva ormai abbandonato ogni spirito d’orgoglio, in attesa di un nuovo destino. La resa nel finale di stagione aveva fatto da preludio all’arrivo di Antonio Conte.
Mazzarri torna sul Napoli: le rivelazioni sulla scorsa annata
Nel corso dell’intervista, Mazzarri ha voluto raccontare la sua versione dei fatti sulla passata stagione, spiegando secondo lui cosa non fosse andato bene durante le sue settimane in panchina.
“L’anno scorso il Napoli era campione d’Italia in carica, ma aveva venduto alcuni giocatori importanti. Per la mia prima partita tornammo a lavorare con il gruppo per una settimana intera e battemmo l’Atalanta 2-1 in trasferta, la stessa Atalanta che avrebbe poi vinto l’Europa League più avanti nella stagione”.
Un inizio che aveva fatto presagire buoni auspici, ma che si rivelò solamente un fuoco di paglia. Mazzarri spiega perché:
“Da quel momento, però, iniziammo a giocare grandi partite ogni tre giorni, senza mai tempo per allenarci. I risultati ci abbandonarono e a febbraio fui esonerato. Fu un peccato, anche perché per tre mesi ebbi la possibilità di lavorare con Khvicha Kvaratskhelia. È un giocatore che possiede l’intensità, la generosità e il talento di Lavezzi, ma con un potenziale realizzativo ancora più elevato”.
Infine ha concluso:
“A gennaio persi Osimhen e Anguissa per la Coppa d’Africa. Inoltre, vendemmo Eljif Elmas, uno dei nostri giocatori più impegnati e talentuosi, che ci aveva regalato i tre punti contro l’Atalanta. Queste assenze hanno pesato molto sul mio esonero”.
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