Ma perché proprio Garcia?

L’espressione in foto è simile a quella del 99% dei tifosi del Napoli alle ore 20:46 del 15 giugno 2023, momento dell’annuncio ufficiale via Twitter.

Rudi Garcia ha vinto la sfida tra 40 profili un po’ a sorpresa, scappando a qualsiasi previsione, generando paure, dubbi e molte perplessità.

Perchè proprio lui?

Aurelio De Laurentiis ha realmente contattato molteplici profili ma, tra tutti, ha cercato una skill molto semplice e allo stesso tempo introvabile: la FAME DI VITTORIA E RIVALSA.

Il Presidente del Napoli da sempre non ama figure già arrivate, compiute, realizzate e vincenti all’arrivo a Napoli: la sua sfida è far compiere loro quell’ultimo scalino verso la vetta, quel passo che manca a molti per raggiungere le stelle.

Spalletti prima di Napoli non aveva mai vinto uno Scudetto, era stato già considerato finito e accantonato dopo l’esperienza all’Inter e una serie tv che ne aveva distrutto la sua immagine pubblica.

Sarri era stato solo un ottimo allenatore ad Empoli, dietro di sè aveva macerie, esoneri e insuccessi.

Leggermente diversa, ma non troppo, la scelta di Walter Mazzarri: allenatore in rampa di lancio, reduce da una sfida impossibile alla Reggina e per la prima volta nel mondo dei “grandi”.

La prova contraria è invece Carlo Ancelotti, un allenatore che arrivò a Napoli con più trofei dell’intera società, e mandato via proprio per un’incompatibilità ambientale ed emozionale con ciò che era la squadra in quel momento.

Nei sondaggi di De Laurentiis vince sempre la voglia di crescere, non quella di cristallizzare e basta il proprio successo.

Garcia non ha paura del confronto con Spalletti

Garcia è stato esonerato in Arabia solo perchè non rientrava nelle grazie di Cristiano Ronaldo, nessun altro motivo tecnico o figlio di incapacità.

Rudi Garcia
Rudi Garcia 15062023 Spazionapoli.it

Nonostante l’esperienza e i suoi 59 anni a Garcia, proprio come Spalletti, manca il sigillo sulla storia professionale, quella consacrazione che una piazza scudettata come Napoli ora potrà dargli.

La prestabilita sfiducia nei suoi confronti è errata, come sempre dovrà guadagnarsi la credibilità in campo e fuori, immergendosi in una delle città più pretenziose.

Garcia non ha paura del confronto con Spalletti e già questa è una buona partenza.

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