Rigore ripetuto, Marelli dubbioso, poi si corregge: la spiegazione nel post partita

Alla fine Insigne ce l’ha fatta: in modo rocambolesco, è riuscito a trasformare il rigore che gli ha permesso di ottenere il suo gol numero 122 con la maglia del Napoli, superando Marek Hamsik nella classifica dei migliori marcatori con la maglia azzurra. Un gol che, tra l’altro, arriva in quella che è la sua ultima partita davanti al proprio pubblico, prima del trasferimento al Toronto.

Le circostanze del gol sono però piuttosto particolari: Insigne aveva infatti inizialmente sbagliato il rigore, calciandolo sul palo. Il pallone è poi finito sui piedi di Giovanni Di Lorenzo, che è riuscito a buttare il pallone in porta. L’arbitro ha però ordinato la ripetizione del rigore e, al secondo tentativo, Insigne non ha sbagliato.

Insigne rigore

Marelli: “Sul rigore di Insigne nessun giocatore in area”

L’opinionista arbitrale di Dazn Luca Marelli si è detto però piuttosto dubbioso sulla scelta dell’arbitro Fabbri. Di seguito le sue dichiarazioni appena dopo il gol di Insigne: Si fa fatica a capire il motivo della ripetizione. Dalle immagini che abbiamo, non vedo nessun giocatore col corpo in area di rigore. Stiamo cercando di trovare un fotogramma che mostri questo”.

Successivamente in telecronaca è stato anche chiarito che la posizione di Di Lorenzo non è l’unica che può determinare la ripetizione del rigore: se il terzino del Napoli fosse l’unico giocatore ad essere partito in area di rigore prima della battuta del rigore l’arbitro avrebbe dovuto assegnare un calcio di punizione indiretto al Genoa.

Marelli si corregge: la spiegazione dell’episodio nel post partita

Marelli si è poi corretto nel post partita, spiegando dettagliatamente il motivo della ripetizione del rigore mostrando l’immagine usata dal VAR per decretare questa decisione: “Nel caso in cui il calcio di rigore venga sbagliato, si ripete solo nel caso in cui ci sia invasione dell’area di rigore di entrambe le squadre. Ci ha lasciati però perplessi capire chi sia il giocatore che abbia compiuto tale invasione per il Genoa. Ci sono sicuramente Di Lorenzo e Fabian Ruiz all’interno dell’area di rigore per il Napoli.

L’unica ipotesi per giustificare la ripetizione guardando le immagini è che Ostigard pesti col piede sinistro la mezzaluna, che solo per il calcio di rigore diventa parte dell’area poiché determina la distanza di 9 metri e 15 dal dischetto. L’unico motivo può essere questo perché la proiezione dei corpi in area non conta: conta solo la posizione dei piedi in area. L’unico che ha il piede sulla linea è Ostigard“.

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