Spalletti: “Mertens e Osimhen? Con loro insieme abbiamo anche perso. Di Lorenzo out. Fabian e Zielinski? Ho visto una cosa diversa”

A due giorni da NapoliRoma, Luciano Spalletti ha analizzato la sfida contro la squadra di José Mourinho in conferenza stampa.

Cos’è cambiato dopo le vittorie di Inter e Milan?Noi non possiamo giocare le partite in base a quello che fanno gli altri. Anzi, pensare di poterlo fare diventa dispendioso per le energie. Noi potevamo provare a non perdere la partita precedenti ma quella è una partita terminata. Si sono ridotte le possibilità ma per noi non cambia niente. Andiamo in campo per provare a vincere le partite, qualsiasi sia il nostro avversario. Ora bisogna andare a mettere energie nella prossima partita”.

Che partita deve essere contro la Roma?Sicuramente è un’insidia per noi, come noi lo siamo per loro. Secondo me vincerà la squadra che si sentirà più minacciata. Quella che sarà più esecutiva su quelli che sono i comportamenti da avere dentro la partita. Non si vince con i “Forza”, “Dai”, “Coraggio” ma con la consapevolezza su quello che bisogna fare contro un avversario forte”.

Mertens e Osimhen insieme?C’è la possibilità perché li abbiamo già fatti giocare. Anche domenica nel secondo tempo hanno giocato insieme. Quando la partita era in pari c’erano loro due. Poi nei momenti in cui ci siamo allungati e non siamo stati dentro la partita c’erano Mertens e Osimhen. Una ragazza all’Univeristà mi ha detto che cambierebbe modulo. Nella tua formazione (riferendosi ad un giornalista, ndr.) ne fai giocare 11 come me e ne lasci due forti fuori (Zielinski e Fabian, ndr.) ma nemmeno tu sai come finirà la partita”.

Sfida contro Mourinho e con la Roma?Di Mourinho apprezzo molto la sua capacità di farti arrivare ciò che pensa. In questo mi ricorda molto mio fratello Marcello perché anche lui era difficilissimo da battere. Mourinho non l’ho mai battuto ma con mio fratello qualche volta ci sono riuscito. Mourinho in questo momento è un uomo che si avvia a diventare una leggenda. Bisognerebbe battere una leggenda”.

Spalletti Conferenza
Spalletti Conferenza

Spalletti: “Di Lorenzo non ci sarà, Fabian Ruiz e Zielinski stanno molto bene”

Fabian Ruiz?Sta molto meglio, l’ho visto sulla via di rimettere su le sue qualità e le sue caratteristiche per tornare al top. Ha un po’ sofferto ma si può scegliere dall’inizio per giocare”.

Di Lorenzo?Non ci sarà, se ne parlerà per la prossima. Petagna si è allenato in maniera differente rispetto agli altri. Ha reagito bene fisicamente ma valuteremo meglio domani. Poi è chiaro che c’è da fare una valutazione collettiva e generale“.

Zielinski?Va forte come gli altri. In settimana si è allenato molto bene. Vedere come sta generalmente un calciatore a pochi giorni dalla partita è difficile, ad oggi si vede chi è più brillante e chi è più in grado di switchare nella partita”.

Problemi difensivi? Se riusciamo a tenere palla, non prendiamo gol. Se diamo la palla agli avversari rischiamo molto. Perché non abbiamo una squadra d’impatto, fisica ma abbiamo una squadra tecnica e leggera. Una squadra che spesso evita di fare delle cose che, però, deve trovare la quantità in altre. E probabilmente siamo stati meno bravi a gestire la fase di possesso”.

Zielinski e Fabian?Io difendo tutti i miei calciatori. Sono due calciatori forti. Entrare dentro questo giochino di chi mettere o no è pericoloso. Ci sono degli equilibri da mantenere, e spesso abbiamo fatto dei cambiamenti. L’idea dei tifosi e degli sportivi si accetta sempre e si cerca di tenere conto di tutto. Zielo è un calciatore forte e un ragazzo eccezionale. Si collocherà nei giocatori top”.

Spalletti conferenza
Spalletti conferenza

Spalletti in conferenza: “Non voglio gestire nulla, voglio vincere. Roma? Forte e fisica”

C’è qualcosa che pensa non sia migliorato?Sì, qualcosa mi fa pensare. Penso che ci sono capitate partite casalinghe in cui potevamo saltare addosso al campionato e invece siamo andati in difficoltà. Questa è una cosa che mi ha dato da pensare molto. Però c’è ancora qualcosa da poter organizzare per il futuro e ora ci giochiamo le opportunità che ci sono rimaste”.

Momento di gestione o di aggressione al campionato?Noi non abbiamo mai gestito niente. Abbiamo sempre guardato in faccia a chiunque per cercare di vincere contro chiunque. E probabilmente a causa di questo abbiamo anche perso qualche partita. Non voglio che si gestisca nulla, voglio provare a vincerle tutte. Dobbiamo essere pronti a tutto. Poi è chiaro che ci siano momenti della stagione in cui perdi di vista alcune delle tue qualità e poi devi essere bravo a saperle recuperare senza snaturarti e senza tornare indietro“.

Roma?Hanno struttura, fisicità, tencica. I risultati che li hanno collocati in alto in classifica. Non vedo perchè noi dovremmo essere meno pronto di loro, abbiamo le stesse caratteristiche. È un avversario tosto ma dobbiamo riempire questa partita di noi stessi. Ci dobbiamo mettere quel qualcosa in più che fa parte della passione e del cuore“.

Quanto è pericoloso il suo Napoli?Dipende dai livelli. Più ci si mette estro e qualità e più si diventa pericolosi. Tutto può essere medicina, dipende dalle dosi. Non so cosa si riuscirà a fare dentro questa partita qui. So che abbiamo vissuto belle partite e che le dobbiamo giocate senza avere rimpianti. Alla Fiorentina potevamo far gol nei primi 20-30 minuti. Poi hanno gestito meglio la palla in certi periodi e abbiamo preso dei gol che non possiamo prendere. Abbiamo avuto la possibilità di mettere Mertens davanti al portiere prima di subire gol e non ce l’abbiamo fatta. Non buttiamo il cappello per aria”.

Lancio lungo?Abbiamo analizzato bene la partita ed è stato eseguito qualche lancio di troppo. Quando ti vengono addosso, però, anche se i miei vogliono la palla sui piedi, ed è quello il verso corretto per giocare, ti costringono a lanciare. Dovevamo avere distanze un po’ più corte di reparto, così che andava fatto il gioco corto-lungo. Ma poi se la distanza diventa ampia, per la linea difensiva opposta diventa facile chiuderci. Però la Fiorentina aveva avuto delle difficoltà in questo senso e potevamo approfittarne“.

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