Ferrara: “Addio Insigne, c’è un motivo in particolare. Scudetto al fotofinish”

L’ex difensore del Napoli, Ciro Ferrara, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Corriere dello Sport, soffermandosi tra le varie cose sulla lotta Scudetto, che vede protagonista anche la squadra azzurra, e l’addio di Lorenzo Insigne.

Meriterebbero il titolo Pioli, Inzaghi e Spalletti, ha commentato Ferrara. “Alla fine, comunque, nessuno potrà parlare di fallimento”.

“Sconfitta contro la Fiorentina ha azzerato il vantaggio”

L’ex calciatore non si è sbilanciato sulla possibile favorita per la vittoria finale, però ha analizzato il punto di vista delle tre squadre:

“Cambiamo parere ogni settimana sulla favorita: alla vigilia della gara con la Juventus, sull’Inter si allungavano ombre a dir poco inquietanti; il Milan pareva favoritissimo e ora ci si interroga; e solo domenica mattina, al Napoli veniva accreditato un vantaggio che la sconfitta con la Fiorentina sembra abbia azzerato. La verità, ammesso ce ne sia una sola, è che ci divertiremo: i tifosi resteranno con il fiato sospeso e chi si proclamerà campione d’Italia lo farà per un punto o forse due”.

Ciro Ferrara UEL

La Juventus è ancora in gioco? “Deve fare qualcosa che possa somigliare a un miracolo, perché dovrebbe rimontare su Inter, Napoli e Milan. Una può scivolare; ci sta pure che se ne blocchi un’altra; ma una forma di auto-distruzione di massa mi sembra fuori dalla logica”.

“Insigne? Ormai contano solo i bilanci”

Ciro Ferrara, nel corso della sua intervista, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sugli addii illustri a parametro zero della Serie A, tra cui quello di Lorenzo Insigne.

“Le società hanno preso coscienza delle difficoltà oggettive e il talento può essere sacrificato dinanzi a costi che possono diventare insopportabili. C’è stato chi in passato si è spinto oltre la soglia delle proprie possibilità o chi invece è rimasto oculato: ora tutti, realisticamente, hanno compre- so, evidentemente, ch’è impossibile spremere i bilanci e lascia che anche giocatori di spessore vadano via a parametro zero. È il segno dei tempi”.

Francesco Fildi

Francesco il nome; Fildi il cognome; Frank il soprannome. Classe 1998, con il calcio e la musica nel cuore, devo il mio “battesimo pallonaro” ad Andriy Shevchenko e Francesco Totti. Nell’estate del 2019, un paio d’anni dopo la maturità, il colpo di fulmine con il giornalismo. Dal 2021 nel network Rompipallone, a SpazioNapoli ho trovato la mia casa (professionale e non solo). Nel maggio del 2023 ho coronato il desiderio di diventare giornalista pubblicista.
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