Icardi in maglia azzurra? No, grazie! Il Napoli ha già il suo bomber

La notizia è stata rilanciata da più fonti, Aurelio De Laurentiis vuole portare Mauro Icardi al Napoli. Già due anni fa ci fu un avvicinamento tra il patron azzurro ed il bomber argentino. Alla fine però, com’è noto, l’ormai ex capitano dell’Inter decise di continuare l’avventura in nerazzurro.

L’indiscrezione, rischia di diventare in breve tempo la nuova ossessione dei tifosi e trasformarsi in un nuovo “caso Cavani”. Ma con Arkadiusz Milik al suo primo vero anno in azzurro ed un gruppo che in questi anni ha fatto dell’unità il suo grande punto di forza, vale la pena fare un sacrificio per prendere Mauro Icardi?

ICARDI, UN GRANDE BOMBER MA…

Dovendo valutare solo il campo, l’attaccante argentino è sicuramente uno delle prime punte più importanti non solo del nostro campionato ma di tutta Europa. Fiuto del gol, cecchino d’area di rigore, dotato fisicamente, rigorista infallibile e personalità da vendere. In sei stagioni con l’Inter ha collezionato 122 gol in appena 210 presenze. Il tutto a 26 anni appena compiuti. In poche parole, un vero centravanti vecchia maniera, un numero nove come non se ne vedono spesso in giro.

Se quindi l’Icardi calciatore resta oggettivamente indiscutibile, lo stesso non si può dire su tutto quello che gira intorno al bomber nerazzurro fuori dal campo. In tutti i suoi anni in Italia, Maurito, è sempre stato al centro del gossip nostrano. Prima il triangolo amoroso con l’ex marito dell’attuale moglie/procuratrice Wanda Nara, l’autobiografia scritta a soli 23 anni con alcune dichiarazioni che non piacquero a società e tifosi, poi senza dimenticare le distrazioni attorno al mondo Wanda Nara ed infine il marasma che ha portato il numero nove a perdere la fascia di capitano. La causa? Il rinnovo del contratto prima con trattativa fatta mezzo stampa e le dichiarazioni della moglie, non solo sulla società ma anche sulle dinamiche tecniche e tattiche della squadra.

PRIMA GLI UOMINI POI I GIOCATORI

Nella scelta dei giocatori che avrebbero composto la rosa azzurra, Aurelio De Laurentiis, insieme alle qualità del giocatore in campo ed alla fattibilità economica dell’operazione di mercato, ha sempre evitato di immischiarsi anche in situazioni caratteriali complicate e difficili da gestire. Gli esempi di grandi rifiuti negli anni sono diversi, tre nomi su tutti: Cassano, Osvaldo e Balotelli. Tre giocatori che, in diversi momenti della carriera, avrebbero potuto vestire la maglia azzurra e che la proprietà ha sempre evitato di scegliere per evidenti limiti caratteriali. Balotelli addirittura la scorsa estate si propose diverse volte al Napoli anche tramite i social. La risposta è stata sempre la stessa: “No grazie”.

Giusto o sbagliato che sia, la politica societaria è sempre stata questa. Niente prime donne ma giocatori dediti alla causa e che possano fare spogliatoio. Perché proprio ora il Napoli dovrebbe cambiare drasticamente uno dei suoi punti fermi? Inoltre arrivare ad un giocatore come Icardi, per costo del cartellino e relativo ingaggio da garantire all’argentino più la gestione del rapporto con la moglie, rischierebbe di rompere non pochi equilibri all’interno del gruppo azzurro ed un sacrificio economico non indifferente. Per arrivare a concludere un’operazione come questa, il Napoli dovrebbe non solo rinunciare ad almeno uno dei suoi pezzi pregiati, ma rischierebbe di incrinare equilibri di spogliatoio che con delicatezza e tempo si sono andati a costituire.

NAPOLI, IL BOMBER L’HAI IN CASA

Il Napoli, il bomber del futuro ce l’ha in casa ed è al suo primo vero anno in maglia azzurra e si chiama Arkadiusz Milik. Gli infortuni ne hanno rallentato la crescita e lo hanno costretto ai box nelle ultime due stagioni. Quest’anno però sta dimostrando il suo valore contro tutto e tutti. Tra lo scetticismo generale, il polacco, ha conquistato la maglia da titolare. Senza mai una lamentela, mai una parola fuori posto ma lavorando sodo per dimostrare d’essere l’uomo giusto per essere il centravanti del Napoli.

Con un gol ogni 101 minuti è il giocatore con la media reti/minuti giocati più alta della squadra (e del campionato, ndr). Domenica contro la Juve avrà la possibilità di dimostrare ancora il suo valore. I tifosi azzurri, quindi, si augurano che vada ancora in gol per spazzare via in una volta sola dubbi, scetticismo e voci di mercato.

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Ilario Covino

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