Sediolini non a norma, il Napoli rischia lo sfratto a Palermo. Possibile deroga, ma dal Comune tranquillizzano

Continuano le polemiche tra il Comune e la Società Sportiva Calcio Napoli riguardo il pasticcio riguardante i sediolini non a norma dello stadio San Paolo, che rischia di condizionare l’inizio della stagione. Come riporta Il Mattino, il terreno del San Paolo – dopo il concertone dedicato alla memoria di Pino Daniele – necessita di cure e la Ssc Napoli di questo se ne duole pur riconoscendo che «l’evento ha contribuito a far vedere Napoli nel mondo ancora una volta. Magari invece di sapere dai giornali dell’evento se qualcuno ci avesse informato prima, avremmo preso altre misure per mettere in sicurezza il campo da gioco», fanno sapere i dirigenti della Ssc Napoli. Il riferimento al Comune – proprietario dell’impianto – non è casuale. Da Palazzo San Giacomo nicchiano e si limitano a far filtrare che «il Napoli sapeva ed è stato avvisato».

Il rischio di giocare a Palermo

Il tema vero non è il prato della struttura di Fuorigrotta. Sul tavolo del patron Aurelio De Laurentiis c’è una comunicazione della Lega Calcio di «non conformità dell’impianto». In buona sostanza i sediolini devono essere sostituiti perché non a norma di sicurezza, e sono le stesse norme della Uefa. «Per cui corriamo il rischio di giocare a Palermo le prime partite di campionato e Champions» dicono dalla Società. Arriverà probabilmente una deroga. Deroga però a termine. Gennaio il tempo limite, ma per la Società sarebbe un danno economico – in caso di tempi così lunghi – molto ingente perché chiuderebbero interi settori dello stadio.

La rassicurazione dell’assessore allo Sport Ciro Borriello

Parola all’assessore allo Sport Ciro Borriello: «La gara per i sediolini verrà assegnata il mese prossimo ed è arrivata la copertura finanziaria. Abbiamo superato anche i problemi con la Regione e spiace se qualcuno vuole agitare le acque». Borriello poi chiude: «Ci sono imprese capaci di dimezzare i tempi per l’installazione dei sediolini, oggi previsti in 90 giorni lavorando su 4 turni. Vediamo chi si aggiudica la gara. Non vogliamo creare disagi ai tifosi». Se tutto andasse come dice l’assessore, per fine agosto il San Paolo potrebbe avere i nuovi sediolini con relativa riduzione della capienza da 62mila posti a 55mila.

Nel quartier generale della SSC Napoli resta però scetticismo.

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