L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport fa il punto sul bivio a cui il Napoli si trova di fronte, dove una strada porta in Europa e l’altra alla vetta italiana. Il quotidiano muove una critica all’ambiente partenopeo, analizzando i due diversi volti che la squadra di Sarri ha mostrato fino a questo momento: sicurezza di sé in campionato e quasi svogliatezza in Europa. La causa è da ricercarsi nella mentalità europea, definita ancora “non il massimo“.
Ecco l’analisi: “Se è vero che il Napoli ha fallito nella massima competizione europea e nella coppa nazionale, è pur vero che in campionato non c’è avversario che tenga, il suo cammino è eccellente e il primato è stato inattaccabile, finora. Per questo tutto quello che non sia campionato non attecchisce sui napoletani, tant’è che per la gara di questa sera sono stati venduti pochi biglietti e c’è il rischio che si giochi in un San Paolo semi deserto, con circa 10 mila persone.
La mentalità europea non è ancora il massimo. È incomprensibile l’involuzione che la squadra evidenzia elle competizioni collaterali al campionato. C’è una dimensione che il Napoli non ha ancora raggiunto: l’essere competitivo in Europa“.