Sarri: “Crediamo al secondo posto. Tifare per Higuain? Sì, per lui sì. Domani serviva la contemporaneità!”

Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato nella consueta conferenza stampa pre partita da Castel Volturno.

La gara più bella. Napoli-Cagliari? A me è piaciuta tantissimo Napoli-Sassuolo ed è finita pari tra le polemiche.

Duello Koulibaly Belotti – Dipende da come giocherà Belotti, in alcuni momenti lo contrasterà Koulibaly, in altri un esterno. Bisognerà prestare attenzione come reparto, è un giocatore straordinario. Ci saranno pochi margini di errore. Ci creeranno problemi, li hanno creati a tutti. 

Le motivazioni del Toro. Mi attendo il Toro solito delle gare casalinghe, non mi aspetto una squadra svuotata. Avessero vinto il derby poteva starci, hanno disputato una grande sfida ma non hanno vinto. Questo può essere un ulteriore aspetto. 

Punti persi. Anche noi siamo tra le grandi della classifica, certo poi si può guardare ai punti persi in alcune gare ma è un ragionamento che può fare anche la Roma. Se si fa un’analisi globale posso dirti che questa è una squadra che in 24 mesi ha sbagliato un mese, ed ha influito. 

Condizioni difficili dell’Olimpico – Questa è istigazione a delinquere. Del calcio non interessa a nessuno, e quindi si pensa che io chieda giustificazioni. In Italia i campi sono brutti, io sono un innamorato del calcio che ama vedere partite di alto livello. Godiamoci questo miliardo dalle tv e stiamo zitti, ma io sono un innamorato del calcio e dico che un settore che produce 2 miliardi l’anno non può portare un brutto spettacolo.

La Juventus a Roma. Io temo l’aspetto tattico, io so che se ho un risultato a disposizione imposto una gara diversa. Non ho paura dell’aspetto mentale, se fossi in quelle condizioni proverei a chiudere il campionato il prima possibile, ne dipende anche un lavoro particolare dal punto di vista fisico per arrivare al meglio il 3 giugno. Credo che la Juve abbia interesse a chiudere il discorso, mi preoccupa più l’aspetto tattico. 

I preliminari, preparazione e influenze. Sulla preparazione non saprei dirti al momento, certo le squadre italiane nei preliminari hanno sempre avuto difficoltà, gli esiti delle gare lo dimostrano. Sulla progettualità è ovvio, finché l’Europa League non verrà riequilibrata sarà così. Non ci abbiamo ancora pensato, abbiamo la faccia di ca**o da crederci ancora. Certo non dipende da noi. Sarà comunque una scelta dalle grandi difficoltà, ad eccezione della Roma quest’anno di solito le squadre con i preliminari hanno sempre vissuto stagioni difficili.

Mertens, il progetto continua. Mi fa piacere, non so se Dries stia per firmare o meno. Lo ritengo un giocatore straordinario e quindi può farmi solo piacere. 

Il girone di ritorno e gli spunti per il futuro. Se inizi la salita a 10′ dal primo e chiudi a 5′ non significa che hai vinto la tappa. Le valutazioni vanno fatte complessivamente, la squadra dà le sensazioni di essere in crescita, per i motivi che abbiamo sempre detto. Questa è una squadra che per essere rinforzata necessità di giocatori di livelli straordinario che hanno un costo straordinario. 

Cosa fa la differenza nelle prossime gare. Le motivazioni devono essere forti, devono incidere sulle gare. Questo è un campionato strano da questo punto di vista, non vedo squadre che abbiano mollato nonostante molte squadre non abbiano più nulla da chiedere al campionato. E’ un segnale di maturità che il  nostro campionato sta dando.

Giocare alle 15. Se la Lega non comprende che non siamo la Bundesliga c’è poco da fare. Io devo giocare all’orario che ci viene indicato. Ne vengono partite brutte, se si vuole un bello spettacolo bisogna giocare in notturna.

Le scelte. “Il Toro è pericoloso perché fa delle ottime ripartenze, il rischio di allungarsi c’è. Rinforzare il centrocampo potrebbe essere una scelta intermedia, senza snaturare il palleggio, anche perché a noi serve il risultato. Domani tra l’altro farà caldo, quindi avere noi il palleggio potrebbe facilitarci il compito”.

Un gol di Higuain domani. Tifare per lui? Ce la potrei anche fare… Gonzalo è un fenomeno, ha fatto stagione da fenomeno con noi. Con la Juve sta facendo una grande stagione, l’aspetto importante è che con noi si è comportato estremamente bene. Uno prende l’incazzatura per come è andata, certo, essendo un fuoriclasse non c’è nulla di strano nel fatto che possa fare un gol domani.

Che Juve si aspetta a Roma. Io credo sia più giusto in questa fase di stagione mandare in contemporanea le squadre che hanno la stessa posizione di classifica. La mia è un’opinione personale, è chiaro che il nostro risultato potrebbe influenzare l’atteggiamento delle squadre dopo. Non vale per noi, ma questo è normale. Non credo che la Juve faccia una partita diversa dal solito, se fossi il suo allenatore io vorrei chiudere i giochi.

Scudetto e poi Premier. Ci sono troppi sé, mi piacerebbe un’esperienza all’estero, è ovvio, è logico. In questo momento comunque bisogna pensare di vincere a Torino, sarà una gara fondamentale per questa stagione e per impostare la prossima annata.

Sarri a vita. Alla Ferguson che significa, decido il mercato? (Ride). Su queste cose è difficile avere le idee chiare, il Napoli per me è stata una soddisfazione enorme. Dopo Empoli tanti parlavano bene di me ma l’unico che ha avuto le palle di prendermi è stato De Laurentiis. Sono grato a De Laurentiis però è difficile dire come saranno le cose. Non mi sono mai arricchito nel calcio, con il prossimo contratto mi voglio arricchire.

Domenica decisiva.  Di decisivo c’è solo la matematica, una domenica importantissima. Ci attende una sfida difficile, il Torino è una squadra forte che in casa ha fatto cose straordinarie. Era più giusto giocare in contemporanea, a noi non cambia niente poiché abbiamo solo un risultato ma nell’ottica dell’altra gara può cambiare qualcosa.

 

Dal nostro inviato a Castel Volturno, Edoardo Brancaccio

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