Nella stagione del dopo-Higuaìn, il Napoli trova, un po’ a sorpresa, un nuovo goleador in Dries Mertens. Il “folletto”, così come lo soprannominano in molti, sta affascinando tutti, tifosi azzurri e non, con la sua classe inestimabile e si è rivelato importantissimo, se non imprescindibile, per gli azzurri e la corsa ai loro obiettivi.
Testa, dribbling, velocità, spirito di abnegazione e di sacrificio, precisione. Il belga, così come ha detto Maurizio Sarri in un’intervista di qualche settimana fa, sta conquistando, giorno dopo giorno, la città partenopea e rappresenta, assieme a Lorenzo Insigne, altro baluardo di questa realtà, “un simbolo di questo ciclo della società e che se si continua con questo ciclo, è giusto che ci siano ancora, altrimenti va considerato chiuso”.
Un chiaro motivo, che legittima la scelta di rinnovargli il contratto, riguarda sicuramente l’aspetto realizzativo: grazie alla doppietta messa a segno al San Paolo, contro il Cagliari, Mertens ha raggiunto quota 30 gol in stagione (24 in campionato, 5 in Champions e 1 in Coppa Italia), proprio nel giorno del suo trentesimo compleanno. Coincidenza magica? Non solo gol, ma anche tanti assist (già 13). Non meno importante, poi, è l’aspetto mentale che riguarda questo campioncino. In 2.956′ giocati, egli ha garantito, il più delle volte, la massima serietà e impegno, accompagnati da una gran voglia di mettersi a disposizione della squadra.
Giusto, dunque, premiarlo con il rinnovo. Rinnovo che, a detta di Aurelio De Laurentiis, è ormai alle porte. “Ci siamo quasi, nel giro di una settimana potrebbe già esserci l’annuncio”, ha dichiarato il patron azzurro. Restano solo da limare gli ultimissimi dettagli e poi si potrà consacrare questo bel matrimonio, che con ogni probabilità perdurerà nel tempo. La clausola dovrebbe ammontare a 30 milioni di euro e al giocatore sarà offerto un ingaggio da 4 milioni di euro più bonus.
In un momento di evoluzione per il calcio moderno, sempre più soggiogato dall’economia, preservare un talento del calibro di Mertens, può risultare un compito assai arduo, ma può tradursi come un passo importante per la visione di un futuro florido, nonché raggiungimento del definitivo salto di qualità.