Un talento in cerca d’autore, definitivo. Manolo Gabbiadini ed il Napoli, gioie a metà. Come se tutto fosse fotografato nello sguardo di un ragazzo schivo, un po’ introverso, ma sempre dedito al lavoro e all’abnegazione.
L’occasione più grande, nel modo più sbagliato. Come riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport Manolo non ha di certo sorriso alla notizia dell’infortunio di Arek Milik, tutt’altro. Come giusto. Non è questo, di certo, il modo di ottenere sulle spalle i galloni dell’assoluta titolarità. Il modo di prendersi il Napoli, macché. Lui, il suo, in fondo l’ha sempre fatto. Una media goal pazzesca se rapportata a presenze e minutaggio.
Tutto questo, in fondo, però resta un dettaglio. Ora il peso delle responsabilità è tutto sulla maglia del numero 23 azzurro, le varianti tattiche esistono, sono a disposizione di Maurizio Sarri, ma il perno dell’attacco resta lui. Solo e soltanto lui. L’occasione da cogliere a pieno, quella che auspicava al momento della firma di Gonzalo Higuain per la Juventus. “Chissà se punteranno su di me“, il primo pensiero ad occupare la mente. Poi le direttive impartite a Pagliari: “Pronto a giocarsela con tutti”. La sfida, a conti fatti, ad oggi era appannaggio del polacco ex Ajax, approdato in estate alle pendici del Vesuvio. Ora il destino ha mescolato le carte. All’ex Samp il compito di cogliere la mano giusta, propizia, già dal big match del San Paolo contro la Roma.