Il reparto arretrato diventa un bunker, Albiol-Koulibaly la coppia giusta per la difesa di Sarri

Due partite insieme che coincidono con zero reti subite dal Napoli. Albiol e Koulibaly in coppia sembrano aver trovato la stabilità giusta per il reparto arretrato degli azzurri. I due calciatori si completano, con Albiol più diligente e bravo nell’impostazione palla al piede, mentre Koulibaly fa della sua prestanza fisica l’arma in più per dare concretezza al reparto difensivo. Schierati sia col Brugge che con la Lazio, hanno dato un ottimo contributo nel mantenere la porta di Reina inviolata.

I difetti di Albiol e i pregi di Koulibaly. Nell’ultima parte della stagione 2013-2014 e per tutta la stagione scorsa Albiol non ha brillato sempre, mettendo in mostra i suoi principali difetti che lo hanno portato a essere uno dei calciatori più contestati degli ultimi mesi. Al centrale spagnolo non mancano le capacità di lettura delle varie situazioni di gioco, ma risponde in maniera troppo lenta andando spesso fuori tempo. Ed ecco che le doti fisiche di Koulibaly vengono in aiuto al centrale ex Real Madrid. Infatti il francese, con la sua imponenza fisica e aggressività, garantisce una risposta immediata alle varie situazioni di campo, andando in questo modo ad aggredire in prima battuta gli avversari e dando così modo ad Albiol di poter ‘rispondere’ con più calma eventualmente in situazioni successive. L’ex Genk quindi è il vero martello tra i due, con continui tentativi di anticipo su avversari anche rapidi. Altro difetto palesato in questi mesi da Albiol, è il gioco palla al piede se messo sotto pressione dagli avversari. Infatti in possesso palla ‘El chori’ è uno dei migliori nell’impostazione, accusando però dei cali di concentrazione. Ed anche in questo caso Koulibaly è la soluzione. Il centrale francese infatti, riesce a giocare con una velocità maggiore rispetto al suo compagno di reparto, prendendosi anche il rischio di uscire dalla difesa palla al piede. In caso di difficoltà quindi Albiol ha in Koulibaly una soluzione semplice per smorzare la pressione su di sé.

I difetti di Koulibaly e i pregi di Albiol. È facile elogiare un difensore quando la squadra non subisce goal per 180 minuti consecutivi. Così come è altrettanto facile dimenticare gli errori commessi negli anni precedenti. Certamente Koulibaly ha ottime potenzialità e spesso gli errori commessi sono frutto proprio della sua crescita e quindi dell’attuale immaturità. Uno dei difetti principali di quest’ultimo è la troppa foga negli anticipi, che spesso gli riescono ma qualche volta gli costano anche cartellini e svarioni difensivi. E Albiol in tal senso gli garantisce la giusta copertura in seconda battuta nell’eventualità che il centrale francese non riuscisse nell’anticipo. Oltre a ciò, Koulibaly spesso commette errori anche nell’affrontare gli avversari nell’uno contro uno, tentando contrasti anche quando dovrebbe capire di dover temporeggiare, facendosi saltare in maniera netta. E anche in questo caso lo spagnolo è il migliore compagno possibile con la sua capacità di leggere le situazioni tattiche. Altro difetto è l’impostazione palla al piede, perché se è vero che il centrale francese ha una velocità maggiore nello smistare i palloni è altrettanto vero che gli errori tecnici nel controllo e nel passaggio di Koulibaly sono in numero nettamente maggiore rispetto al suo compagno di reparto. Basti pensare allo sciagurato retropassaggio contro il Torino il primo marzo scorso: da quell’errore nacque il calcio d’angolo per i granata ed il goal di Glik.

I due quindi sembrano potersi completare, con l’uno che tampona le difficoltà dell’altro. E con Sarri che difende lo spagnolo semplicemente schierandolo come titolare inamovibile, mentre con Koulibaly si spinge oltre con dichiarazioni nette e precise, servitegli da monito per creare un duo al momento davvero indissolubile.

Salvatore Nappo
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