A Kiev un unico imperativo, Benitez carica la squadra in attesa di sciogliere tre interrogativi di formazione

Tutto in una notte. In 90′ domani sera a Kiev si deciderà buona parte del futuro del Napoli, che in un rush finale dalle mille emozioni, sta scrivendo i suoi verdetti stagionali alle ultime chiamate. Tralasciando per 24 ore l’importanza delle ultime tre gare di campionato che decideranno le definitive gerarchie in classifica, il diktat in casa azzurra al momento è chiarissimo: battere la Dnipro e conquistare la finalissima di Varsavia, a caccia di un trofeo e della qualificazione diretta ai gironi di Champions League. Due piccioni con una fava insomma, ma tra il dire ed il fare resta la bolgia di Kiev ed un 1-1 che scotta ancora.

CARICA E RISCATTO. Di motivazioni il Napoli ne ha davvero tantissime: prima di tutto, confermarsi tra le favoritissime nel cammino europeo e tra le squadre più solide della competizione. Se in campionato ed in Coppa Italia i numeri sono ben diversi con troppe reti al passivo e risultati fin troppo altalenanti, il percorso internazionale non lascia dubbi: una sola la macchia di Higuain e soci, quella contro lo Young Boys in Svizzera ed il plauso di ogni antagonista, fino alle semifinali conquistate con merito battendo senza appello un temibilissimo Wolfsburg. Qualcosa da farsi perdonare però il Napoli ce l’ha: la gestione sbagliata del primo tempo proprio contro la Dnipro al “San Paolo”, non riuscendo subito a sbloccare a favore il risultato ed incrementare il passivo, lasciandosi così raggiungere nel finale a causa di un errore arbitrale alquanto lapalissiano. C’è da palesare cinismo, maturità e voglia di primeggiare: domani sarà l’occasione giusta, una prova che non concederà bis.

LE SCELTE. Sotto i riflettori come sempre Benitez e l’undici titolare da lui scelto. In campo ovviamente i titolarissimi, a partire da Andujar reduce da due errori imprevisti contro il Parma nell’ultima discussa trasferta domenica scorsa. Davanti a lui a formare la linea a quattro di difesa Maggio, Albiol, Britos e Ghoulam. A centrocampo il primo dubbio: confermatissimo David Lopez, meno chi sarà al suo fianco con il solito ballottaggio Gargano-Jorginho. Ennesimo dubbio anche per il reparto più avanzato. Una casacca da titolare certa per Callejon ed Higuain, se la giocano invece come sempre Hamsik, Gabbiadini, Mertens ed Insigne. Due posti per quattro fuoriclasse: scapita Gabbiadini, il Golden Boy che potrebbe regalare con le sue folate la finale al Napoli.

Alessia Bartiromo
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