Via Caracciolo in fuoco, quello dei bengala, ieri sera per qualche minuto. Chilometri di fumo rosso, visibili da ogni parte della città, che squarciano il petto del dolore che si rinnova ogni giorno e non si potrà mai dimenticare. Il 3 maggio 2014, prima della finalissima di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, a Tor di Quinto un folle ultras giallorosso, Daniele De Santis, sparava Ciro Esposito, tifosissimo azzurro giunto nella capitale per assistere al big match. All’Olimpico Ciro non è mai arrivato: la corsa in Ospedale, la paura e cinquanta giorni di agonia prima della sua morte, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del calcio, nella sua famiglia ed in tutta Napoli.
Ad un anno da quel tragico giorno, gli ultras hanno deciso di ricordarlo così, illuminando via Caracciolo di rosso per qualche minuto ieri notte. Un segnale forte, un ricordo splendido per non dimenticare. Perché Ciro vive, nei cuori di tutti i tifosi azzurri.