Una giornata importante oggi per il Napoli, che passa a Fuorigrotta per inseguire un sogno. Contro il Wolfsburg stasera è in palio la semifinale di Europa League, che manca al club azzurro da quasi trent’anni. Un obiettivo importantissimo che, con un sorteggio fortunato, potrebbe spianare la strada verso la finale di Varsavia. Prima ci sono da giocare però i 90′ al “San Paolo”, concentrati ma forti del ghiotto risultato a favore dell’andata un 4-1 maturato da Higuain e soci che permetterà all’undici di Benitez di gestire al meglio la gara, senza troppa fretta.
Protagonista assoluto stasera però, oltre agli undici leoni azzurri, sarà proprio il “San Paolo” che, in particolar modo in questa settimana si confermerà arbitro di un finale di stagione al cardiopalma e tutto da vivere. Tralasciando per un momento il big match di domenica sera contro la Sampdoria che deciderà nuovamente le gerarchie in classifica per un piazzamento Champions, stasera è previsto il tutto esaurito all’impianto partenopeo, in ogni ordine di posto. C’è chi ha comprato il biglietto prima dei fasti di Wolfsburg, chi ci tiene a presenziare in una notte importante o ancora chi, semplicemente, non si stanca mai di sostenere gli azzurri.
Una promozione per chi fosse già in possesso dell’abbonamento stagionale o del tagliando di Napoli-Fiorentina ed ancora un’altra iniziativa hanno aiutato l’impennata definitiva dei biglietti: la società Calcio Napoli infatti, ieri ha deciso di regalare i restanti biglietti, circa 10.000, agli studenti napoletani, per un colpo d’occhio questa sera davvero unico. Ma, nonostante il risultato dell’andata, anche il Wolfsburg non sarà da solo: previsto un buon numero di tifosi tedeschi a seguito della squadra, affascinati dalle bellezze italiane ed anche tantissimi giornalisti che già ieri in massa hanno presenziato all’allenamento dei lupi verdi ed alla conferenza stampa di Hecking e Träsch. Appuntamento quindi a stasera, per un’atra notte tutta da vivere, insieme all’apporto unico e caldo dello stadio “San Paolo”.
Alessia Bartiromo
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