E’ l’estremo difensore dell’Empoli seppur il cartellino sia di proprietà del Napoli, con un contratto in azzurro rinnovato fino al 2019. Luigi Sepe è il futuro che avanza, la napoletanità pronta a riprendersi quella maglia azzurra solo sfiorata nel 2009 per due stagioni, troppo giovane ed inesperto per godersela a pieno. Ora è arrivata una seconda possibilità, anche se è ancora tutto in divenire. E’ proprio lui che si racconta a Tuttosport, rivelando progetti del presente e per la prossima stagione, insieme alle emozioni ed ai ricordi più belli in azzurro.
IL FUTURO. “Sono certo che il Napoli ha grande fiducia in me altrimenti mi avrebbe lasciato ancora in giro e poi valutare la mia situazione. E’ presto per parlare però del mio ruolo in maglia azzurra nella prossima stagione. C’è da capire chi sarà l’allenatore, i piazzamenti conquistati, le decisioni del club. Giocare con il Napoli per un napoletano doc è il massimo. Ricordo ancora la festa a Torre del Greco per il mio esordio: mi hanno persino dedicato un murales nel mio rione, c’è ancora. Mi emozionai tantissimo”.
LE EMOZIONI. “Quando gioco contro il Napoli è sempre strano. Il primo minuto sono disorientato, poi passa tutto e do il massimo in campo. Bisogna tenersi fuori a tanti meccanismi per lavorare al meglio, ne ho viste tante in maglia azzurra ma mi è servito per crescere e maturare. Tra il Napoli e la Nazionale? Guardo oltre, mi appassiona la Premier League”.
IL CAMPIONATO. “Il Napoli non deve assolutamente sbagliare la gara contro la Roma, Lazio e Samp volano e deve restare agganciato al treno per la Champions”.