Serrare i ranghi, recuperare energie fisiche e mentali in vista di un ciclo terribile, nel quale non ripetere uscite a vuoto, in tutti i sensi, come quelle del Barbera. Un vero e proprio tour de force che porterà risposte importanti in tutte e tre le competizioni dove gli azzurri sono in lotta, pronti a garantirsi un finale importante.
Sei partite in venti giorni sfide tutte pregne d’importanza, al cospetto di avversari che è impossibile sottovalutare, il dentro fuori in due sfide contro il Trabzonspor, crocevia essenziale per costruire un percorso europeo raggiungendo gli ottavi di Europa League. Il Sassuolo al San Paolo, un avversario che la storia ha già attestato quanto sia pericoloso sottovalutare. L’ardua trasferta all’Olimpico di Torino il primo marzo, contro un undici, quello di Ventura, ordinato, compatto, che vive un momento di forma importante.
Albori di marzo che proseguono incessanti, in quattro giorni la trasferta a Roma, contro la Lazio, valevole per l’andata delle semifinali di Coppa Italia, per poi attendere al San Paolo l’Inter di Mancini nel pieno di una rivoluzione che comincia a garantire i primi frutti.
Sei partite in meno di un mese che diranno molto della stagione azzurra, dopo il Barbera i bonus sono giunti al termine.
Edoardo Brancaccio