Poche parole ma semplici e decise: “Mister, sono pronto”. A pronunciarle Dries Mertens, campionissimo azzurro che, dopo due settimane di agonia e spavento, torna a disposizione di Benitez per il match contro la Sampdoria. Convocato, il belga scalpita ma sarà decisione del tecnico se utilizzarlo e come.
LO SCONTRO DI GIOCO. La brutta botta ricevuta alla tempia nel match tra Belgio e Galles il 16 novembre ha preoccupato non poco lo staff medico partenopeo ed i tifosi, che hanno tremato per quattro lunghi minuti, con l’ala a terra senza sensi. Una testata fortissima nella zona della tempia, lui che in elevazione non va mai. Ma i n quello scampolo di gara voleva dare il massimo, segnare e regalare una vittoria importante ai Red Devils per la qualificazione all’Europeo, perché lui non si risparmia davvero mai. Per fortuna, dopo un grandissimo spavento, tutto è andato per il meglio. Degenza per controlli di 24 ore in ospedale senza riscontrare lesioni e tanto, tanto riposo.
IL RECUPERO. La settimana scorsa, dopo qualche giorno di terapie, è tornato a Castel Volturno, accolto a braccia aperte dai compagni. Perché Dries è un ragazzo umile e semplice, che sa far volersi bene, apprezzato da tutti ed amatissimo dai tifosi. Un po’ di corsa e gradualmente a disposizione di Benitez, che dopo aver parlato con lui e dopo non aver più riscontrati gli ultimi problemi di giramenti di testa ed equilibrio, ha deciso di aggiungerlo nella lista dei convocati per Genova.
ULTIMI DUBBI. Difficile che parta titolare: è fermo da quindici giorni ed inoltre, è giusto che recupero poco alla volta il ritmo partita. Ma non è esclusa una sorpresa dell’ultimo momento o almeno uno scampolo nella ripresa. I tifosi lo attendono e lo osannano, Mertens scalpita: il folletto belga sta tornando, pronto a trascinare i partenopei ed a scalare la classifica.
Alessia Bartiromo
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