Le pagelle di Sparta Praga – Napoli: gli azzurri “ibernano” il discorso qualificazione con una prova non esaltante

Rafael 7: L’inizio di partita lo vede subito attento, prima su una bordata di Dockal, poi sulla deviazione ravvicinata di Lafata. Sicuro nelle uscite alte, risponde alla critiche con una prestazione di valore. Nel secondo tempo dimostra un po’ d’incertezza su due palle alte ma l’intervento sulla bomba di Maracek regala al Napoli l’accesso ai sedicesimi.

Mesto 5,5: Spinge poco e soffre in fase difensiva. Nel primo tempo è preoccupato dalle discese degli uomini di Lavicka, palesando non poche difficoltà. Nel secondo tempo invece, aiutato di più da Callejon, soffre meno e prova anche qualche sortita offensiva non premiata dall’attacco partenopeo.

Albiol 6,5: Lo spagnolo si riprende il Napoli con una prestazione importante. Bene sui palloni alti, è provvidenziale in almeno due circostanze nel primo tempo. Nel secondo tempo si mette in evidenza anche per alcune spizzate pericolose su un paio di corner, ma continua nel compito di non far respirare Lafata, soffocato dal gigante spagnolo.

Koulibaly 6,5: Inizia non benissimo ma poi con Albiol tiene botta sui vari attacchi dei cechi. Nel secondo tempo tiene alta la difesa e prova qualche sortita offensiva per suonare la carica ma il Napoli non punge.

Britos 5: L’uruguaiano è uno dei peggiori in campo. Non si vede mai in fase offensiva e soffre maledettamente sulla sinistra, terreno di conquista, soprattutto nel primo tempo, di Krejci e compagni.

Gargano 6: Solita tanta legna e prova di carattere per l’uruguaiano in mezzo al campo. Rincorre gli avversari a più non posso e tiene il Napoli in equilibrio. Non eccelle in fase d’impostazione ma al Mota non ci si può chiedere di più.

David Lopez 5,5: Lo spagnolo non riesce ad entrare in partita, soffocato dalla pressione e dal gran ritmo dei cechi. Fatica ad impostare e soprattutto manca in precisione, soprattutto in fase d’impostazione. Se il Napoli non riesce a ripartire, i demeriti sono anche i suoi.

Hamsik 5,5: Lo slovacco ha l’attenuante di essere schierato largo a sinistra, in un ruolo non suo. Si fa apprezzare in fase di copertura e per la dedizione con cui prova ad accendere la luce. Cresce nel finale, quando Benitez lo sposta al centro, dando sicurezza e inventando le giocate più importanti degli azzurri e mancando per centimetri il gol vittoria.

Jorginho 5: Uno delle note peggiori della serata. Benitez si aspettava tanto da lui, specie nel ruolo di trequartista dove a partita in corso ha sempre fatto bene. Tanta corsa ma poca lucidità. L’italo brasiliano dimostra di non avere nè le idee nè la gamba giusta per giocare in quel ruolo e per innescare le ali offensive. (dal 76′ Ghoulam 6: Appena entrato manca subito la deviazione su un ottimo cross di Mesto. Con l’algerino il Napoli riacquista profondità e i pericoli maggiori nascono grazie ai suoi inserimenti).

Callejon 5,5: Come con il Cagliari, lo spagnolo di Motril non riesce mai a rendersi pericolo. Nonostante i tanti movimenti, Benitez prova a spostarlo anche sulla sinistra ma per l’ex Real continua un periodo d’involuzione preoccupante, in virtù anche dei tanti infortuni sulla trequarti. Il Napoli ha bisogno al più presto del vero Callejon.

Higuain 6: Il Pipita come sempre mette l’anima, corre a più non posso per crearsi l’occasione giusta e si arrabbia per la poca assistenza. Il Napoli è troppo basso e l’argentino ne risente, giocando spalle alla porta e ricevendo tante palle sporche. Manca il tap-in su una sponda di Albiol ma è troppo poco per colpevolizzare l’ex Real. (dal 67′ Zapata 6: Entra subito in partita, conscio della difficoltà della squadra. Corre e lotta, usando bene il fisico e facendo salire la squadra in più di una situazione. Nel finale manca il gol vittoria con una bella torsione che mette i brividi a Stech).

Benitez 5,5: Non indovina le mosse dal primo minuto. Jorginho nel ruolo di trequartisti non incide, peggio ancora fanno Mesto e Britos nel ruolo di terzino. Con Ghoulam e Zapata riacquista profondità e spaventa i cechi, ma porta a casa la qualificazione con un turno d’anticipo, importante per preservare le forze in vista del campionato e della Supercoppa.

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