Ordine, fisicità e geometrie, David Lopez supera l’esame San Siro

David Lopez non trema, questa è una certezza. Del resto per l’ex centrocampista dell’Espanyol nell’arco della sua, ad oggi, breve carriera avversarie e stadi di alto lignaggio con cui confrontarsi non sono di certo mancate. Real Madrid, Atletico, Barça, tutte compagini con le quali il centrocampista spagnolo è stato chiamato a confrontarsi da sfavorito, lasciando un segno nel cuore dei tifosi dello stadio Cornella-El Prat. 

San Siro però resta sempre un palcoscenico con il quale confrontarsi presenta un certo fascino, particolari sensazioni, ma per David Lopez il match di ieri è stato senza alcun dubbio un esame superato a pieni voti. Se il suo compagno di reparto Inler non ha di certo brillato(leggi qui), continuamente in affanno e senza mai dare un apporto prezioso alle due fasi, lo spagnolo è invece riuscito a prendersi la ribalta.

Attento in copertura per tutta la prima frazione di gara, nel secondo tempo ha anche messo in mostra tutte le sue doti, senza mai disdegnare l’appoggio e la proiezione offensiva. Forza fisica e ordine certo, difficile vedere un appoggio sbagliato del mediano, ma con doti tecniche da non sottovalutare, l’appoggio preciso per il raddoppio di Callejon è una piccola gemma.

Impossibile scovare un’insufficienza nelle cinque presenze disputate fin’ora in azzurro da David Lopez, la sfida di San Siro è l’ennesimo coronamento di una costante crescita per un calciatore che sta vivendo ottimamente l’impatto con il calcio italiano con un’umiltà e una dedizione al lavoro non comune. Non sarà Mascherano, né Gonalons(parola di Benitez), ma David Lopez ha tutto per dimostrarsi un investimento lungimirante

Edoardo Brancaccio

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