Alla ricerca del vice Higuain, in caso di defezione dell’argentino scaldano i motori tre azzurri

Cento anni di salute e più a Gonzalo Higuain ma, in tempi di affaticamento muscolare la domanda è più che lecita: in caso di defezione, chi potrebbe giocare al posto del Pipita? La risposta non è poi così scontata come sembra: nonostante un mercato incentrato inizialmente sulla ricerca di un vice degno di nota, tatticamente nessun giocatore presente in rosa è un doppione dell’argentino. Anche questa considerazione forse scontata, sottolineando che forse, nel panorama calcistico europeo (mantenendo un profilo basso e non disturbando il mondo intero…) non è presente un fuoriclasse dalle stesse identiche caratteristiche e dalla completezza dell’attaccante del Napoli.

Higuain è unico nel suo genere, perfetto mix di tecnica, intelligenza, visione di gioco, cinismo, concretezza, atletismo, rapidità di pensiero e classe ma, nel caso non dovesse recuperare dall’affaticamento muscolare occorso la scorsa settimana o nel caso lo staff medico del Napoli non lo volesse rischiare, sono tre le ipotesi che Benitez potrebbe considerare. La prima è la più sicura: buttare nella mischia Duvan Zapata. La forte punta ormai conosce bene Napoli, ha dimostrato di godere di un buono stato di forma, delle giuste motivazioni ed in una gara ostica ma non troppo impegnativa come quella contro il Chievo, per di più al San Paolo, potrebbe risultare molto utile.

La seconda ipotesi è già più ardita: lasciare spazio a Michu. L’ex attaccante dello Swansea è arrivato a Napoli proprio nelle vesti di vice Higuain, facendo poi chiarezza sul suo ruolo, dalle molteplici sfaccettature. Più una seconda punta ed un vice Hamsik che un terminale offensivo insomma, ma resta l’incognita legata ad una forma fisica ancora da migliorare ed ad un ambientamento da completare per inserirsi anche tatticamente al meglio nell’undici titolare partenopeo. Sarebbe un rischio seppur interessante: quale miglior prova che quella sul campo, davanti ai propri tifosi. Potrebbe però entrare a gara in corsa, nella ripresa.

Terza ed ultima ipotesi, quella meno stuzzicante ma forse più accreditata, un valzer di ali. Non essendoci più Pandev e Vargas, potrebbero paradossalmente trovare spazio al contempo Callejon, Mertens ed Insigne a formare un inedito tridente che porterebbero così lo scugnizzo di Frattamaggiore a giocare più vicino alla porta come predilige ed Hamsik a supportarlo alle spalle. Porbabile però che si creerebbe troppo caos, con una mediana poi poco folta e che rischia lo sbando. Insomma, ai posteri, anzi a Benitez l’ardua sentenza ed ancora cinque giorni per decidere: chiunque scenda in campo però, l’imperativo da domenica prossima resta vincere.

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