Capitolo comproprietà: Bigon ha due giorni per risolvere quattro casi

Una mission non troppo impossible è quella che attende Bigon in questi ultimi due giorni. Venerdì c’è la scadenza della comproprietà e il Napoli ha ancora qualche caso, non proprio spinoso, da risolvere. Tra passato e presente, passando anche in ottica futura, il direttore sportivo azzurro dovrà tessere trattative importanti per non ritrovarsi sul groppone qualche calciatore di troppo o perdere la possibilità di monetizzare al massimo dalle possibile cessioni.

QUATTRO CASI PER DUE GIORNI – Bigon è giunto a Milano e con un ritmo serrato dovrà risolvere i problemi delle ultime ore, senza tralasciare il mercato che esula dalla questione compartecipazioni. I giocatori che sono ancora in comproprietà sono quattro: parliamo di Andujar, Armero, Cigarini e Jorginho. Un portiere, un difensore e due centrocampisti, gli stessi ruoli che Benitez e il suo staff stanno monitorando con grandissima attenzione per rinforzare il nuovo Napoli europeo. Solo due, o forse solo uno, potrebbero continuare la loro esperienza azzurra.

UN BRASILIANO E UN ARGENTINO (FORSE) PER RAFA – Chi da Napoli non andrà via è sicuramente Jorginho. Il brasiliano sarà il nuovo geometra del gioco partenopeo, dopo la grande metà di stagione realizzata in maglia azzurra. Benitez ne è innamorato calcisticamente e lo considera un punto fisso sia per il presente che per il futuro. La risoluzione della comproprietà con il Verona è una semplice formalità. Bigon sta riflettendo sulla possibilità o di rinnovare la compartecipazione, posticipando il pagamento al prossimo anno, oppure trovare l’accordo nei prossimi giorni magari strappando un opzione o un piccolo sconto per Iturbe e Cirigliano, due calciatori che a Bigon e Benitez piacciono e non poco. Senza tralasciare le piste Donadel, Maggio e Radosevic, napoletani che a Sogliano interessano.

Diversa è la posizione di Mariano Andujar. Strappato al Catania a parametro zero, il portiere argentino dovrà aspettare l’evolversi del mercato per capire quale sarà il suo futuro. In caso di un mancato arrivo da parte di un nuovo portiere in maglia partenopea, allora l’estremo difensore dell’Albiceleste diventerebbe il secondo di Rafael ma, se uno tra Reina, Mannone o Marchetti si vestirà d’azzurro, ecco che per lui potrebbero schiudersi le porte di una possibile cessione con i proventi da dividere tra partenopei ed etnei.

ADDIO ANNUNCIATO – Pablo Armero e Luca Cigarini invece aspettano solo l’occasione giusta per dire “addio” al Napoli senza tanti rimpianti. L’esterno colombiano, che al Mondiale tanto bene sta facendo, verrà riscattato dagli azzurri per quattro milioni di euro prima di essere ceduto definitivamente. Il West Ham è pronto a rifarsi sotto, mentre il Benfica continua a pensarci su, anche perchè bisogna sostituire la partenza illustre di Siqueira. L’idea è quella di cederlo all’estero e di monetizzare quanto più possibile anche perchè con Zuniga e Ghoulam al 100%, per Pablito lo spazio sarebbe davvero esiguo.

Luca Cigarini invece potrebbe essere l’unica “busta” che il Napoli rischia di dover presentare in questa sessione di mercato. L’accordo tra Atalanta e partenopei non arriva, la scadenza si avvicina e nemmeno i buoni rapporti tra Pierpaolo Marino e Aurelio De Laurentiis sono riusciti a facilitare la trattativa. Bigon a più volte rifiutato i due milioni offerti dagli orobici per la seconda metà del cartellino del regista bergamasco e sarebbe pronto a riportare a casa Cigarini per poi rivenderlo a qualche altro club, anche perchè gli estimatori non mancano. Il Sassuolo lo accoglierebbe a braccia aperte, Zamparini è calcisticamente innamorato del suo estro, ma anche Milan e alcuni club di Premier ci pensano. Venerdì si avvicina, Bigon studia tutte le possibilità: da un grande gruzzoletto deriva un grande obiettivo, tutto pur di soddisfare Don Rafè.

Sabato Romeo

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