L’evoluzione di Turboman: da bidone a possibile rinforzo per gennaio?

EVOLUZIONE VARGAS

Continua l’escalation di Eduardo Vargas fuori i confini europei. Dopo la deludente annata passata tra le fila del Napoli, condita da sole tre reti nella gara di Europa League contro l’Aik Stoccolma, il cileno ha ritrovato il sorriso grazie alle ottime prestazioni offerte con la maglia del Gremio, ma soprattutto con quella della Nazionale cilena, dove Turboman è letteralmente esploso a suon di gol e prestazioni sopra la media.

L’ANNATA NEFANDA… – Aveva esordito con Mazzarri il 12 gennaio 2012: al San Paolo, per gli ottavi di finale di quella Coppa Italia poi vinta nella storica sfida di maggio contro la Juventus, arrivò il Cesena. Debuttò subito il cileno, mandato nella mischia dal tecnico toscano dal primo minuto di gioco. Un esordio sciagurato, purtroppo, che vide un Vargas ovviamente ancora non entrato nei difficili schemi di Mazzarri, impacciato, timoroso, al primo impatto con un San Paolo che tanto si aspettava da un giocatore pagato, si diceva in quei giorni, più di 11 milioni di euro e strappato a concorrenti importanti come Inter e Chelsea. Da lì, il vuoto o quasi. Spezzoni in campionato per Vargas, mai entrato in sintonia con Mazzarri, e qualche gara giocata dal primo minuto in Europa League, dove si mette in mostra con la tripletta all’Aik Stoccolma all’esordio, ma poi non lascia intravedere più nulla, certamente non agevolato dal contesto di quell’Europa League a cui Mazzarri riservava pochissime attenzioni.

…E QUELLA DEL RISCATTO – Nel gennaio 2013, dopo un anno dal suo acquisto, per il Napoli, e soprattutto per Mazzarri, diventa ormai difficile credere ancora in Edu Vargas: il cileno viene così mandato al Gremio, in Brasile, in prestito annuale, che scadrà il prossimo gennaio, per 1.5 milioni di euro. E’ finalmente l’annata del riscatto per il cileno, che con la maglia della formazione brasiliana mette a segno 4 gol nel Brasileirao, compreso quello di ieri al San Paolo, in 11 presenze, dispensando inoltre prestazioni importanti che tornano a catturare l’occhio del Napoli e del nuovo allenatore Rafa Benitez che, in ogni caso, preferisce non riportarlo indietro a giugno nonostante una clausola lo prevedesse, facendolo crescere per altri sei mesi in Brasile. Ma è soprattutto con la maglia della Nazionale cilena che Vargas mette in mostra tutte le sue qualità, quelle che avevano colpito il Napoli, e non solo, e che aveva lasciato intravedere con la maglia dell’Universidad de Chile. Con la Roja Edu si scatena: capocannoniere della sua Nazionale nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali con 5 gol, 7 nelle ultime 6 gare disputate, e record assoluto di gare consecutive nelle quali va a segno. Addirittura meglio di Marcelo Salas, Vargas punisce in serie Uruguay, Brasile, Paraguay, Bolivia, Venezuela e dulcis in fundo i campioni del Mondo della Spagna, con una doppietta che gli vale lo scettro di man of the match. Mica roba da poco.

E ORA? – E adesso che si fa? Vargas potrebbe rientrare in maglia azzurra già da gennaio, quando il suo prestito al Gremio, che non sembra intenzionato a versare nelle casse del Napoli i 15 milioni richiesti, arriverà alla scadenza naturale. Una soluzione che potrebbe trovare anche il placet di Rafa Benitez, che più volte ha sottolineato come sia attento ai progressi dell’attaccante cileno. E in effetti, un posto libero nella trequarti del Napoli ci sarebbe ancora: se Higuain ha Zapata, Insigne ha Mertens ed Hamsik ha Pandev, non si può dire lo stesso per Callejon, sprovvisto di una vera e propria riserva di ruolo e costretto, spesso, agli straordinari tra campionato e Champions League. Un ruolo, quello di ala destra nel 4-2-3-1 di Benitez, che potrebbe calzare a pennello per Vargas, mai sentitosi prima punta come voleva Mazzarri e che, sull’esterno, potrebbe finalmente sprigionare tutte le sue qualità da funambolo e velocista, dovendo riuscire però, al contempo, anche a dare una mano in fase di non possesso, cosa su cui Benitez conta molto, e che Callejon interpreta alla perfezione.

Nel 2012 etichettato come bidone, Vargas potrebbe, due anni dopo il suo esordio, avere una seconda chance con la maglia azzurra e sotto la guida di un allenatore da sempre attento ai giovani come Benitez: che il Napoli abbia bisogno di rinforzi in difesa e in mediana sembra alquanto ovvio, ma se arrivasse anche lui, dal Brasile con furore?

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