Samuele Dalla Bona: un curriculum invitante per finire in tribuna!

1Samuele Dalla Bona/ Avere un buon curriculum è importante per intraprendere qualsiasi carriera. Un buon voto, un lavoro precedente “fa curriculum”. E nel nostro caso si parte da un passato all’estero circoscritto da gol in una squadra prestigiosa come il Chelsea. Poi una squadra italiana, il Milan, che spese un milione di sterline per avere il giovane Samuele.

Proprio lui, Samuele Dalla Bona, ricordate? Era l’estate del 2002 quando inizia la sua carriera rossonera, con una squadra con cui vince la Champions League del 2002/2003 in cui colleziona 6 presenze e la Coppa Italia, e torna alla mente il suo gol contro il Chievo Verona. Poi Samuele va in prestito al Bologna, e questa volta fu decisivo il suo gol contro il Siena per la salvezza della squadra. Nel 2004 colleziona 36 presenze con il Lecce di Zeman, condite da 6 gol in campionato più uno in Coppa Italia. E successivamente va in prestito alla Sampdoria.

Insomma, un curriculum blasonato quello di Samuele Dalla Bona prima dell’arrivo al Napoli. Viene acquistato dalla squadra partenopea neopromossa in B il 10 agosto 2006. Samuele Dalla Bona firma con la società azzurra un contratto quadriennale e in quella stagione, oltre alle diverse presenze, segna 3 volte e contribuisce alla promozione del Napoli in A.

Ma poi cosa è successo? Qualcosa non ha funzionato. Una carriera strana la sua. Samuele Dalla Bona non ha saputo imporsi con gli azzurri e nel Napoli non trova spazio. Le aspettative erano diverse, parlava il curriculum per Samuele. Un paradosso; il ragazzo non è stato in grado di rispettare le premesse che hanno portato al suo acquisto. Per la squadra partenopea si è rivelato quindi un flop, a causa di una condizione fisica mai al top e un rapporto mai sbocciato con Reja. Il Napoli è una squadra che dà subito fiducia, si aspetta tanto, e forse tale comportameto non ha giovato Samuele. Al centrocampista vengono riconosciute capacità tecniche e tattiche; ragion per cui viene riconfermato anche per la stagione seguente. Però non viene mai utilizzato in campionato. Con Reja, all’epoca allenatore degli azzurri, non c’è stato quel feeling che poteva far emergere il ragazzo. Con il tecnico soltanto incomprensioni. Samuele colleziona solo una presenza nel preliminare di Coppa UEFA e una in Coppa Italia. Addirittura in quell’occasione segna contro la Lazio, dopo mesi fermo in tribuna; ma al termine della sessione invernale del calciomercato Samuele rescinde consensualmente il contratto con i partenopei per volare nel Regno Unito.

E’ stata questa la sua storia in azzurro. Forse non ha giocato per una scelta del mister. Forse la decisione è stata della società. Poco importa. Qui il suo curriculum è stato solo fumo, e poco arrosto…

MARIA REA

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