Quando la Napoletanità diventa uno stile di vita

napoletanità La Napoletanità è amore, passione, è atmosfera pura. La Napoletanità non appartiene solo a coloro che vantano di essere nati nella città del Vesuvio, del mare e della pizza. La Napoletanità appartiene a tutti coloro che si sono lasciati rapire dalla magia che solo questa città dona, regala e trasmette. Una magia che si lascia scoprire solo da chi sa guardare oltre, solo da chi riesce a separare il falso dal vero, l’apparenza dall’essenza profonda. E solo allora, solo nel momento in cui il “velo di maya” viene squarciato, la napoletanità invade il corpo, l’anima e il cuore. E solo allora si può dire di amare Napoli.

La Napoletanità vera non ha pregiudizi. E De Laurentiis lo sa. Sa cos’ è la vera Napoli e sa cosa  è meglio per questa città. Oltre al lungimirante e vincente presidente di calcio che si è rivelato in questi anni, facendo risuonare a livello europeo il nome del Napoli calcio, restituendo, a “lento pede” e in maniera graduale, la gloria che questa squadra merità sia per il suo retaggio storico che per i risultati raggiunti in questi ultimi anni, si è sempre mostrato sensibile alle problematiche che affliggono questa città. Il suo desiderio è di fare Napoli bella dentro e fuori dal campo. La sua ultima idea è quella di promuovere una colletta tra gli imprenditori di Napoli, e destinare il ricavato alla bonifica della zona di Bacoli, per rilanciare anche e soprattutto l’immagine di questa terra, che non è “camorra e munezza” ma è arte, storia e bellezza. Un presidente poliedrico e plenipotenziario, che anche al costo di risultare antipatico e visionario, non teme di proporre nuove idee, che sia uno stadio senza curve o una città più pulita. Travalica il ristretto ambito calcistico che gli appartiene in “toto” e stimola, con dichiarazioni forti o con potenziali progetti alla mano, il miglioramento di una delle città più belle del mondo.

La Napoletanità trapela dalle parole di Hamsik, che giura amore eterno al Napoli e a Napoli. All’ombra del Vesuvio è diventata il campione che tutti i migliori club ci invidiano, stratega di gioco al centrocampo ed elegante finalizzatore. Un mix esplosivo di classe, fiuto e tecnica. Resta a Napoli perchè crede nel progetto azzurro, ma perchè ama questa terra e ama i tifosi. Una morsa d’amore che ti culla e non ti asfissia.

La Napoletanità e stampata sulla pella del mitico Diego, superfluo dire il cognome, perchè di Diego a Napoli  c’è solo uno, la leggenda. Che ama tornare in questa terra incastonata tra mare e monti, per respirare aria pura. Perchè Napoli è la sua seconda casa. Seconda solo alla sua Argentina. Perchè di Napoli non puoi amore solo la squadra o la passione con la quale si vive il calcio. Di Napoli ti innamori di tutto. Soprattutto lui che a Napoli ci ha lasciato il cuore e il sangue.

E’ questo il miracolo della Napoletanità. In quanto miracolo non lo spieghi. Ma quando ti prende, non puoi più fare a meno di sentirti legato per sempre a questa terra. Perchè Napoli è unica anche nell’amare.

 RIPRODUZIONE RISERAVATA

Alina De Stefano

 

 

 

 

 

 

 

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