Dietro Armero c’è la valigia di Zuniga

juan_camilo_zuniga_ritiro1Ormai dovrebbe essere quasi fatta: Armero sarà del Napoli. Questo ciò che dicono le insistenti voci di corridoi di hotel mai visti e di procuratori sempre pronti a parlare e spesso a “sparlare” per far lievitare costi, ingaggi, personali guadagni.

Questa volta però sembra essere tutto vero. Troppe le voci e le mancate smentite della società. Inoltre la partenza di Dossena apre una vera voragine sulla corsia sinistra. Il calciatore lombardo era l’unico mancino naturale, anche se scalzato da uno Zuniga adattato.

L’arrivo del colombiano sembra aprire scenari di mercati futuri interessanti e non proprio pacificanti. Innanzitutto bisogna riflettere sul calciatore Armero. Una furia devastante, un terzino che spinge tantissimo, fisicamente esuberante anche se non proprio eccelso tecnicamente. E’ il classico giocatore da otto o da tre, ma più da otto. Dopo lo straordinario campionato disputato l’anno scorso quest’anno è finito spesso in panchina, in evidente contrasto con la società.

E’ d’obbligo a questo punto del discorso porsi un interrogativo: Armero è stato ingaggiato per fare il secondo di Zuniga? Oppure la società azzurra ha voluto anticipare i tempi, consentendo al nuovo colombiano di ambientarsi e di entrare negli schemi in questi mesi restanti per poi lanciarlo titolare all’inizio della nuova stagione?

Credo sia vera la seconda ipotesi. Zuniga tramite il suo agente ha più volte insistito per una ridiscussione del contratto. Il Napoli non ha dato risposte. Offerte ce ne sono tante, anche buone. Tutto sembra lasciar pensare ad un’interruzione del rapporto tra calciatore e società. Nè Armero nè Zuniga accetterebbero di fare le riserve. Credo che l’uno escluda l’altro. Certo l’addio di Zuniga, pupillo di mister Mazzarri sembra ancor di più avvalorare un altro più importante addio a fine stagione.

Carlo Lettera
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