I momenti da dimenticare del 2012. Al secondo posto…

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In questi ultimi giorni del 2012 vi stiamo proponendo alcuni momenti, partite e calciatori del Napoli che hanno segnato, nel bene e nel male, quest’ anno che si sta per chiudere. Al terzo posto della classifica dei momenti da dimenticare abbiamo piazzato la squalifica di Cannavaro e Grava, e la penalizzazione del Napoli arrivata a metà dicembre.

Oggi vi racconteremo quale, secondo noi, merita la seconda piazza.

Il 14 marzo del 2012 allo Stamford Bridge di Londra si gioca la gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Chelsea e Napoli. Nella gara di andata gli azzurri hanno superato per 3-1 i londinesi grazie ad una doppietta di Lavezzi ed al sigillo di Cavani. La sconfitta, insieme ad altri risultati non proprio favorevoli, hanno convinto il russo Abramovich ad esonerare il tecnico portoghese Villas Boas per affidare la panchina dei Blues a Roberto Di Matteo. Di Matteo ribalta la situazione della squadra rimettendo al centro del progetto i “senatori” che con il tecnico portoghese trovavano poco spazio.
Nei giorni precedenti l’incontro la capitale britannica si riempie di napoletani giunti da ogni angolo di Italia e di Europa colorando la città di azzurro. Anche nella città partenopea la tensione si sente nell’aria per quella che potrebbe essere una serata storica che regalerebbe al Napoli i quarti di finale della massima competizione europea.
L’ atmosfera nel fantastico stadio londinese è da ricordare così come la meravigliosa cornice di pubblico. Il settore dedicato ai tifosi del Napoli è pieno in ogni angolo e tifosi azzurri, mimetizzati da supporters di casa, sono presenti anche in altri settori dello stadio.
La magnifica sinfonia della musichetta Champions riempe il cielo così come le tante bandierine del pubblico inglese riempiono lo stadio.
Nonostante la tensione sia palpabile sui visi dei calciatori azzurri il Napoli inizia meglio la gara rendendosi subito pericoloso. Al 28′ però è Drogba a gelare i tifosi azzurri con un colpo di testa che batte De Sanctis. Dopo aver subito il vantaggio dei padroni di casa il Napoli deve anche fare a meno di Christian Maggio, che poco dopo la mezz’ora di gioco deve lasciare il campo, al suo posto Dossena. Il primo tempo si chiude con il Chelsea in vantaggio di una rete con la qualificazione che, però, è ancora nelle mani del Napoli.
Il raddoppio degli uomini di Di Matteo arriva ad inizio ripresa. Calcio d’angolo di Lampard, la palla arriva a Terry che ancora una volta di testa batte il portiere azzurro. Con il doppio vantaggio il Chelsea è qualificato ma gli azzurri non demordono e cercano il pareggio. Pareggio che arriva al 54′ quando Gokhan Inler fa partire un violento tiro da fuori area che batte Cech. La parte di stadio riservata ai supporters azzurri impazzisce di gioia. Il Napoli ritorna ad avere la qualificazione nelle mani. Gli uomini di Di Matteo non si arrendono e continuano a spingere. Al 73′ Dossena blocca un colpo di testa con la mano all’interno dell’area, per l’arbitro non c’è nessun dubbio e indica il dischetto. Dagli undici metri va Lampard che batte De Sanctis per la terza volta. Il punteggio a questo punto è in perfetta parità. Le due squadre cercano entrambe il nuovo vantaggio senza fortuna e i tempi supplementari diventano realtà. Il Napoli cerca di tenere dura ma la spinta è tutta dei Blues e al 105′ arriva il gol qualificazione. Drogba serve al centro dell’area Ivanovic che tutto solo batte De Sanctis. Nel secondo tempo supplementare il Napoli non ha la forza di riprendere in mano la gara e deve cedere.
La delusione sui volti dei calciatori azzurri è tanta così come quella sui volti dei tifosi. La qualificazione, soprattutto dopo la gara di andata, sembrava davvero possibile. Il Napoli ha trovato di fronte una squadra rinata dal cambio del tecnico e motivata ai massimi livelli che ha visto nei “senatori”, accantonati dal progetto di Villas Boas, i punti di forza di questa squadra.
Si interrompe il cammino del Napoli nella massima competizione europea. Un Napoli che però esce a testa alta da Stamford Bridge consapevole di aver dato tutto quello che aveva in corpo e anche di più. Partenopei eliminati dalla squadra che trionferà, prima battendo il Barcellona in semifinale e poi battendo il Bayern Monaco, altra squadra incontrata dai partenopei, nella finalissima di Monaco di Baviera.
Gli azzurri risentono dell’eliminazione dalla Champions anche nelle successive gara di campionato ritrovando poi la giusta concentrazione.

L’eliminazione non può cancellare quanto di bello fatto dalla squadra di Mazzarri nel girone di qualificazione mettendo alle spalle il Manchester City dello sceicco Mansour e giocandosela alla pari con il Bayern Monaco. Nessuno potrà mai dimenticare l’atmosfera magica del San Paolo nelle quattro gare giocate a Fuorigrotta dove continuerà a risuonare per tanto tempo l’urlo “The Champions” da parte del popolo azzurro.

L’augurio che ci facciamo per il 2013 è quello di poter rivivere al più presto quelle magnifiche sensazioni che solo la Champions sa regalare.

 

 

 

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