Un gesto al di là delle congetture, Verona con la scritta sulla maglia “Moro sempre con noi”

Non sarebbe servito un messaggio di scuse, un semplice allontanarsi da quegli imbecilli, un modo come un altro per uscire fuori da una storia amara e dai contorni tremendamente alienanti. Verona aveva bisogno di dire all’Italia che non erano quei pochi stupidi a rappresentarla e che una frangia di estremisti, che spesso è venuta fuori per diffamare o sbeffeggiare con gli stessi metodi arcaici e pseudofascisti tifoserie avversarie e le città che loro rappresentavano, non può tendere in alto lo stendardo di un’intera città, caduta terribilmente in basso dopo quanto accaduto la scorsa settimana.

L‘Hellas Verona ha ritenuto opportuno dedicare l’intera giornata di campionato, quella con il Lanciano, in onore di Piermario Morosini, offeso a ucciso una seconda volta dai cori beceri di alcuni appartenenti al gruppo veronese presente allo stadio di Livorno (chiamarli tifosi ci riesce difficile). La scritta sulle maglie “Moro sempre con noi” verrà esibita per la gara, le stesse verranno vendute all’asta ed i ricavati verranno devoluti in beneficenza, come avrebbe voluto Piermario.

Per cancellare un delirio, per depennare una follia di gruppo, per detestare un coro che non avrebbe dovuto mai offendere le nostre orecchie, questo gesto, un modo indelebile di portare con se il nome di Piermario, ci sembra la giusta reazione per mandare all’aria il piano delle menti malate di una frangia da galera. Un colpo basso alle meschinità, per dire con decisione “no, voi non ci appartenete“.

 

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