Cavani: “A Bologna voglio l’aiuto dei nostri tifosi. Napoli? La amo dal primo istante in cui sono arrivato”

Cavani vuole il terzo posto. Ecco una certezza per questo Napoli così pieno di dubbi tra cessioni, entrate ed uscite di giocatori importanti. Il Matador non pensa alle voci di mercato e lancia un appello persino ai tifosi, affinchè li sostengano al Dall’Ara. 

«Il traguardo è lì. Per questo, la gara con il Bologna è diversa da tutte le altre. Voglio tanti tifosi al Dall’Ara». Se lo dice Edinson Cavani, che è la coscienza azzurra, deve essere vero. È un fine settimana elettrico, quello che sta vivendo il Napoli, a sei punti (o forse meno, dipende dall’Udinese e dalla Lazio) dalla seconda qualificazione consecutiva alla Champions League. Il Matador se ne sta acquattato come un gattone, e aspetta. Mica facile: l’occhio rimane sornione, ma dentro crepita il fuoco. «Spero di superare il record di gol della scorsa stagione – dice – Qui a Napoli è tutto più facile per me, questa città mi adora e io l’ho avvertito fin dal primo istante. In questo clima diventa più semplice anche segnare». Il bomber uruguaiano è alla vigilia delle due settimane più intense della sua carriera italiana: un pass per l’Europa dei milionari da giocarsi ancora una volta fino all’ultima giornata, una finale di Coppa Italia, un possibile nuovo prolungamento del contratto con De Laurentiis. Da perdere la testa. Lui, per ora, rimane gelido, evasivo. «Bologna è una delle due finali che restano da giocare in campionato. Lo scorso anno ero in tribuna e mi ricordo lo stadio pieno di napoletani – spiega – La penso come il presidente De Laurentiis, spero che i tifosi ci accompagnino come hanno fatto tutto l’anno in Italia e anche in Europa. Aspettiamo i nostri sostenitori al Dall’Ara per regalare loro una grande partita e confermarci al terzo posto». A un gol dal suo primato: 34 reti alla fine della stagione passata (nazionale compresa), 33 quando mancano 270 minuti alla fine di questa annata (Coppa Italia compresa). «È stata una stagione lunghissima dove l’elemento principale è stata la forza di un gruppo sempre unito e compatto – spiega il Matador – grazie al quale siamo stati in grado di superare i momenti difficili che pure abbiamo incontrato». La sua è una stagione fantastica. Lo ammette con la solita umiltà. «Non è solo merito mio, devo dire grazie ai miei compagni che hanno capito la mia maniera di giocare, che hanno fiducia in me e che non fanno che aiutarmi.»

fonte: Il Mattino

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