Contro i rosanero per un futuro solo rosa

Pronto allo sprint finale, il Napoli cercherà di legittimare il terzo posto appena conquistato contro il Palermo, contro cui incrocerà i guantoni nell’anticipo serale della 36a e terzultima giornata di campionato. Una partita che si deve vincere, per non vanificare lo sforzo, fin qui profuso, per agganciare finalmente la Lazio, seppure in coabitazione con Inter e Udinese.

STATO DI FORMA –  Animi risollevati dopo il pareggio di Roma; il punto preso all’Olimpico e i risultati della dirette rivali hanno ridestato l’entusiasmo che rischiava di sopire dopo la prova in chiaroscuro di Roma. Al San Paolo, gli azzurri se la dovranno vedere contro il Palermo, una squadra che stancamente si sta trascinando fino alla fine del suo campionato, piuttosto anonimo ed avaro di soddisfazioni. Partita che non va sottovalutata, per difficoltà ed impegno sebbene, oggettivamente, l’impegno non è di quelli insormontabili. Ci si affida al grande ex, Cavani, che ha sempre segnato al Palermo da quando veste la maglia azzurra, ma mai al San Paolo. Sarebbe la volta buona.
Il Napoli viene da una serie di tre risultati utili consecutivi (due vittorie ed un pareggio) mentre il Palermo scende a Napoli dopo aver pareggiato nel derby col Catania e sconfitto, sempre al Barbera, dal Parma per 1:2.

LA FORMAZIONE –  Le indiscrezioni della viglia sembrano volere ancora Lavezzi in panchina. Con l’assenza per squalifica di Dzemaili, spazio quindi a Pandev che, dopo il buonissimo secondo tempo di Roma, si è guadagnato le mostrine da titolare proprio a scapito dell’argentino. Mazzarri tornerà, dunque,  al classico 3-4-2-1, presentando oltre alla novità Pandev, il rientro nell’undici titolare di Dossena che si riprende l’out sinistro e di Grava, al posto di Fernandez che non ha convinto nell’ultima uscita.

L’AVVERSARIO – Mutti dovrà far fronte a numerose assenze. Ai già sicuri forfait di Balzaretti, Della Rocca e Mantovani, si è aggiunta la defezione di Miccoli, out per affaticamento muscolare, oltre a Pisano che ancora in dubbio. Palermo che scenderà in campo con un 3-5-2 con Budan al posto del bomber leccese e con il terzetto titolare composto da Munoz, Labrin e Silvestre mentre potrebbe essere Bertolo a prendere il posto di Balzaretti sull’out mancino rosanero, una soluzione di emergenza che potrebbe rivelarsi una falla nella quale in Napoli potrebbe affondare i suoi colpi.

LA CHIAVE TATTICA – Oltre alla mancanza di Balzaretti, dove il Napoli farebbe bene ad incentrate il suo gioco d’attacco, approfittando dell’assenza del forte laterale, il Palermo lamenta numerose assenza in difesa che è la terza peggiore della Serie A, con i suoi 54 gol subiti, dietro Genoa e Novara. Terreno fertile per Cavani, Pandev e Hamsik che, potrebbero bucare, con azioni in velocità, il traballante sistema difensivo palermitano. Occhio però alla velocità di Hernandez e gli inserimenti di Ilicic, giocatori sempre capaci di colpi importante e come al solito, attenzione e concentrazione costante sulle palle inattive, sulle quali Budan, Munoz e Silvestre possono esaltarsi.

I PRECEDENTI – Le ultime col Palermo, al San Paolo sono state sempre tirate fino all’ultimo secondo. L’anno scorso, infatti, fu Maggio in extremis a regalare tre punti preziosi agli azzurri, mentre l’anno precedente fu un pareggio a reti bianche, ma col brivido del rigore sbagliato da Miccoli, neutralizzato da uno strepitoso De Sanctis. In generale, da quando il Napoli è risalito nella massima serie, il Palermo non ha mai vinto al San Paolo, conquistando solo il pareggio di cui sopra e perdendo gli altri tre confronti diretti. La speranza, dunque, è che il Napoli possa calare il suo personalissimo poker al Palermo.

Tre punti per continuare il sogno Champions. Un obbligo, una speranza. Forza ragazzi.

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