89/90, pari a Lecce tra le promesse di Schillaci e Virdis e un Mazzone versione “Oronzo Canà”

Il calcio d’altri tempi, quello in grado, a distanza di decenni, di emozionarci ancora. In uno stadio “Via del Mare” stracolmo in vista del match contro i blasonati azzurri di Maradona & co., i giallorossi allenati dal futuro tecnico azzurro Mazzone si apprestano a sgambettare i partenopei proiettati a raggiungere il Milan in cima alla classifica del campionato, impegnata nel big match contro i bianconeri della Juve. Ed allora, il bomber siciliano della Juve Schillaci lancia una solenne promessa che sigilla una sorta di “patto per il sud“: fermare il Milan in onore della rincorsa del Napoli alla vetta. Onorevole, non c’è che dire. Ma non resta certo a guardare il bomber sardo Virdis, ex milanista ed ora attaccante d’esperienza della squadra salentina, il quale risponde con una “contropromessa” dal sapore politico: fare di tutto per aiutare la sua amata ex squadra ad allontanare le velleità azzurre, magari segnando un gol. A gara cominciata, è proprio Virdis a mancare il gol, grazia anche al pronto intervento dell’estremo difensore Giuliani, abile a respingere la conclusione di Pietro Paolo. “Penna bianca” non riuscire a pungere gli azzurri, che passeranno in vantaggio al ‘9 della ripresa con Carnevale, al rientro dopo alcune settimane di inattività causate da un brutto infortunio, con un perentorio stacco di testa su cross di Mauro. Quale migliore rientro per la torre, nazionale di Vicini, da lì a poco impegnata nei mondiali del ’90 che si disputeranno proprio in Italia. La gara è viva, il portierone azzurro le respinge tutte, Pasculli, Barbas e Vincze, quest’ultimo subentrato nella ripresa. Sarà proprio l’ungherese a mettere la palla al centro per l’accorrente Pasculli, amico di Diego, a mettere la palla alle spalle di Giuliani. Esplode “Carletto” Mazzone, che si lascia andare ad un urlo liberatorio concluso con un calcio ad un secchio a bordo campo, degno delle più simpatiche e folkloristiche scene dal film “L’allenatore nel pallone” interpretato da Banfi nei panni di mister Canà. A fine garà Diego gioirà per la promessa mantenuta da Schillaci, che ha messo kappaò il Milan di Van Basten, impreziosendo così anche lo striminzito pareggio contro il Lecce. Pasculli non ha di certo perso l’amicizia di Diego per il suo gol, anche se Diego gli dirà “proprio oggi dovevi tornare al gol ?” ; se Schillaci avesse tradito la promessa, chissà se El pibe sarebbe stato così tenero….

 

Ecco il tabellino del match:

28° GIORNATA:11 MARZO 1990

LECCE-NAPOLI 1-1

RETI:54’ Carnevale,68’ Pasculli.

Lecce:Terraneo,Garzja,Marino,G. Ferri,Righetti,Carannante (46’ Levanto),Moriero (67’ Vincze),Barbas,Pasculli,Benedetti,Virdis.

Napoli:Giuliani,Ferrara,Francini,Crippa,Alemão,Baroni,Corradini,

De Napoli,Mauro (82’ Zola),Maradona,Carnevale.

Arbitro:Pairetto.

Ecco il video della gara:

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