Bianconeri nel Destino: battere il Siena per incontrare la Juventus in finale

Non è riuscito al Milan, di capovolgere il risultato dell’andata di semifinale, allungando ai supplementari la partita contro la Juve, contro la quale ha dovuto soccombere, sportivamente parlando, ma cadendo a testa alta pareggiando per 2:2 dopo una partita dalle mille emozioni.

Laddove il Milan ha fallito, si spera possa riuscire il Napoli, come i rossoneri sconfitti all’andata, al Franchi di Siena ed attesi, davanti al pubblico amico, alla vittoria che spalancherebbe la strada verso la finale di Roma. Un traguardo che manca al Napoli dal 1997 e che si spera possa essere il preludio per una vittoria finale che manca dalla stagione 1986-1987.

La partita contro il Siena non va presa sotto gamba; nonostante la assenze che impediranno a Sannino di schierare una squadra tipo, il Siena è una squadra che riesce a sopperire a qualche lacuna prettamente tecnica con l’ardore e la grinta che sovente contraddistingue la classica “provinciale”. Sicuramente mancheranno Calaiò e D’Agostino mentre Destro verrà, presumibilmente tenuto a riposo per il rush finale in campionato, dove il Siena è invischiato nelle zone basse della classifica. 

Il Napoli, invece, messasi alle spalle la trasferta in chiaroscuro di Udine, cercherà immediato riscatto contro la seconda squadra del mini “tour” bianconero che vedrà il suo epilogo nella trasferta di Torino, domenica 1 Aprile. Contro il Siena dovrebbero tornare a disposizione Lavezzi e Maggio dopo lo stop forzato di Udine,  mentre Cavani ha recuperato dalla botta rimediata domenica scorsa. Mazzarri, verosimilmente opterà per la squadra tipo, con il suo eterno dubbio sulla fascia mancina. Zuniga o Dossena? Se Maggio dovesse partite titolare, sulla destra, probabilmente sarà il colombiano a presidiare il versante opposto, ma la scelta sarà fatta all’ultimo minuto.

Pazienza, la prima arma da sfoderare contro Sannino ed i suoi. Sarà importante stare calmi e non avere fretta di trovare il gol che varrebbe la qualificazione. Il Siena si arroccherà in difesa e cercherà di pungere il Napoli in contropiede e quindi sarà fondamentale non scoprirsi, attaccando in pompa magna, tenendo nella dovuta considerazione lo scarso rendimento che ultimamente offre la difesa azzurra: 9 gol nelle ultime 3 partite non sono un biglietto da visita confortante ed è per questo che il pacchetto difensivo dovrà essere coperto a dovere, onde evitare spiacevoli conseguenze. 

Il tempo delle chiacchiere è finito. Siamo entrati nella fase più calda della stagione, e la primavera c’entra davvero poco. La Tim Cup diventa a questo punto, con l’eliminazione in Champions League, l’obiettivo primario di questa stagione, senza però distogliere l’attenzione dal terzo posto in campionato che è, ora, ed un tiro di schioppo. Però, diciamocela tutta, il fascino e la gioia di vedere la propria squadra alzare un trofeo non ha prezzo ed è una scena che a Napoli non si vede da fin troppo tempo.

Prima però c’è il Siena, squadra da rispettare e, per certi versi, temere, considerate le difficoltà che il Napoli, notoriamente, incontra contro squadre di tecnicamente, senz’offesa, sicuramente inferiore. La partita di andata è una prova inconfutabile di quanto detto, in quanto il Siena avrebbe, con un pizzico di fortuna, potuto chiudere il match di andata sul 2:0 e mettere in cassaforte una bella fetta di qualificazione, ma la fortuna, quella sera ha aiutato il Napoli, rientrando in gara grazie ad un autogol di Pesoli. Fu un brutto Napoli, quasi pessimo e sicuramente al San Paolo ci vorrà ben altro genere di partita per andare a fronteggiare la Juventus.
I mezzi ci sono tutti, bisogna crederci e concentrarsi per fare bene, scendendo in campo con la consapevolezza di essere più forti dell’avversario, ma anche con l’umiltà giusta che talvolta, aiuta più dei mezzi tecnici. Anche così si diventa grandi. In bocca al lupo. 

   

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