Il Siena accarezza l’idea della finale con un Napoli svogliato e sfortunato

 

SIENA – «Che ci azzecca il Siena in semifinale di Coppa Italia», aveva detto Sannino alla vigilia della semifinale, ma a vedere la partita, i bianconeri toscani – nonostante le seconde linee – meritano di starci e come perchè fanno piccolo piccolo il Napoli. E così la favola Siena continua: la semifinale era un traguardo storico, ora può pensare di arrivare addirittura alla finale se nella gara di ritorno non crollerà sotto la rabbia del Napoli.

Ma servirà un altro Napoli, più cattivo in attacco, più solido in difesa, più creativo a centrocampo. E soprattutto dovrà avere più continuità perchè non può permettersi di giocare dopo andare sotto di due gol. Il finale di gara dei partenopei è rabbioso con Vargas, Lavezzi, Cavani e Hamsik in campo: prima un fallo di mano di Contini che pare da rigore, poi due pali di Campagnaro, un salvataggio sulla linea e infine l’autorete di Pesoli su tiro cross di Lavezzi che rimette tutto in gioco. Magico Siena e brutto Napoli, e pensare che Mazzarri aveva schierato quelle delle serate di gala con le sole eccezioni di Dzemaili per Inler e Pandev per Lavezzi, mentre il Siena conferma la tradizione che l’ha fatta bella in Coppa Italia: spazio alle seconde linee. C’è Bogdani all’esordio bis a Siena (ha vestito il bianconero toscano dal 2005 al gennaio 2007) con Gazzi e D’Agostino unici titolari in campionato confermati. 

Il Napoli è sconclusionato e impreciso: l’immagine di una squadra in difficoltà è una conclusione maldestra di Cavani al 40′. Il Siena, ordinato e coperto prepara il colpo e al 42′ passa in vantaggio. Mannini supera Cannavaro con un pallonetto, Reginaldo scappa a Campagnaro a velocità doppia e quando De Sanctis disperato gli si fa davanti lo supera con un colpo sotto e poi accompagna la palla in porta. La squadra di Mazzarri fatica: Maggio e Zuniga viaggiono con il freno a mano tirato, Dzemaili e Gargano non illuminano e i tre davanti sembrano bloccati dal freddo. Così, solo quando il Siena sbaglia il Napoli riesce a creare qualche pericolo. Accade al 45′ quando da una palla persa a centrocampo, Hamsik riceve e la mette in mezzo all’area, dove Cavani è in fuorigioco, ma la sua conclusione serve a far fare bella figura a Farelli (terzo portiere) che gli respinge la conclusione. 

La serata no partenopea torna a manifestarsi con l’ennesima conclusione sbagliata di Cavani che in avvio di ripresa, questa volta su azione manovrata, fallisce il colpo di testa. Il Siena, invece, tutte le volte che accelera crea difficoltà, capita anche all’8′ quando Angelo serve a Mannini un buon pallone per il 2-0, ma Mannini si fa ribattere la conclusione in angolo da Campagnaro. Superato il pericolo, Mazzari si affida a Lavezzi e toglie Aronica. Ora il Napoli gioca praticamente con 4 attaccanti e al 16′ l’ argentino si fa vedere con un diagonale da ‘quasi gol’. Il Napoli prova a recuperare, ma la difesa partenopea è fragile e al 21′ subisce la seconda rete: palla filtrante per Rossi che da sinistra crossa al centro, Campagnaro sembra respingere con un braccio, ma la palla torna ancora a Rossi, nuovamente palla in mezzo e tocco vincente di D’Agostino. Entra anche Vargas, il Siena retrocede e il Napoli costruisce fino all’autorete di Pesoli al 41′ su invenzione di Lavezzi che rende meno amara una notte che per lunghi tratti è stata molto brutta per la squadra di Mazzarri.

Fonte: Il Mattino

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